Dal mese di aprile dello scorso anno una giovane mamma di Cerignola, rimasta vedova solamente l’anno prima, e i suoi figli, di 15, 13 e 3 anni, sono stati vittime di un’assurda persecuzione da parte di una famiglia che viveva al piano superiore del loro stesso condominio.

Dopo anni di normale convivenza, per motivi apparentemente inspiegabili, C.L., 44enne, la moglie M.A., 41enne, e la sorella di quest’ultima, M.S., 44enne, avrebbero iniziato a cogliere ogni anche più banale pretesto per aggredire, dapprima solo verbalmente, poi anche fisicamente, la donna e i suoi figli. Nel corso del tempo le prime minacce sarebbero diventate sempre più pesanti, come anche gli insulti e le intimazioni ad abbandonare il loro appartamento, fino ad arrivare, lo scorso 24 ottobre, ad un autentico agguato, allorquando i tre, atteso l’arrivo delle loro vittime nei pressi del portone di ingresso dello stabile, le avrebbero aggredite con schiaffi, pugni e calci, il C. addirittura trascinando la figlia 13enne per i capelli.

Le lesioni erano state poi refertate presso l’ospedale di Foggia, in quanto le vittime avevano avuto paura, se fossero andate a quello di Cerignola, di incontrare nuovamente i loro aggressori. Tale timore aveva poi portato la donna a trasferirsi con i figli dapprima a casa della madre, e poi dal fratello ad Orta Nova, con non pochi disagi, soprattutto per la frequenza scolastica dei minori. Ma neanche questo trasferimento era servito. Le aggressioni, infatti, sarebbero continuate anche successivamente, convincendo la donna, finalmente, a sporgere denuncia presso i Carabinieri di Cerignola.

I militari dell’Arma, raccolti i riscontri necessari, hanno quindi informato della situazione la Procura della Repubblica di Foggia che, a propria volta, constatata la gravità del contesto, ha poi richiesto al G.I.P. l’emissione di un provvedimento che, in attesa della definizione processuale, vi ponesse fine. Nella mattinata odierna, quindi, i Carabinieri di Cerignola si sono presentati dai tre indagati per notificare loro un’ordinanza di custodia cautelare, che ha portato il C., a causa dei suoi precedenti penali, nel carcere di Foggia, e le due donne, grazie alla loro condizione di incensurate, agli arresti domiciliari.

Comunicato Stampa Carabinieri Foggia

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO