Continua lo smantellamento di Sia srl, l’azienda in house che gestisce il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti per conto di nove Comuni del Basso Tavoliere. Questa mattina si è tenuta un’importante assemblea a Bari presso la sede dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti, alla quale hanno partecipato i portavoce dei Comuni (anche di quelli commissariati) e la tecnostruttura dell’azienda. L’incontro ha fatto seguito a quello tenutosi nelle scorse settimane presso la Prefettura di Foggia durante il quale si decise l’individuazione di un soggetto pubblico che assorbisse la SIA srl e la consegna dei libri contabili in Tribunale per la dichiarazione del fallimento.



Sulla scorta di questa decisione il commissario ad acta Gianfranco Grandaliano ha convocato i sindaci per accordarsi sulle modalità attraverso le quali dovrebbe compiersi questo disegno. Il primo punto trattato nel corso del faccia e faccia è stato quello più delicato che riguarda le maestranze. I rappresentanti dei Comuni hanno ribadito la necessità di reintegrare le oltre 300 unità all’interno di un soggetto pubblico che si occupa sempre del settore dei rifiuti, sottolineando anche la possibilità che gli ormai ex lavoratori di SIA abbiano lo stesso trattamento contrattuale ed economico. L’avvocato Grandaliano ha fornito rassicurazioni in questo senso e ha proposto di riaggiornare l’assemblea a giovedì prossimo quando si presenterà con una lista di partecipate tra le quali sarà scelta quella che dovrà assorbire i lavoratori di SIA. Poi toccherà ai Comuni e ai sindaci il compito di sottoscrivere un’ordinanza contingente per regolare i rapporti con questo nuovo soggetto che svolgerà la raccolta dei rifiuti; una misura questa che sarà soltanto provvisoria (prima della gara d’ambito del nuovo servizio) e che sarà momentaneamente sarà comunque accompagnata da nuovi disciplinari tecnici che quantificheranno il nuovo costo della raccolta dei rifiuti per ogni singolo Comune.



Il secondo punto trattato durante l’assemblea era quello della gestione dell’impiantistica, un punto sul quale la Regione Puglia è già coinvolta a piene mani, visto che il sito di contrada Forcone Cafiero è già nelle mani della partecipata Aseco. Grandaliano ha sottolineato la necessità di assegnare a questa azienda non solo l’esercizio ordinario delle funzioni (come peraltro già avviene), ma anche tutti gli altri ambiti di intervento che riguardano la gestione del V lotto, la costruzione del VI, la limitazione dei livelli di percolato e lo smaltimento delle montagne da scavo risalenti alla costruzione del V lotto. Sono stati i sindaci a pretendere che Aseco si interessi anche degli aspetti negativi che riguardano l’impiantistica e che sono tuttora irrisolti a causa delle arcinote doglianze della SIA. Durante l’assemblea il Consorzio ha deliberato un atto d’indirizzo con cui si è accettata la continuità di Aseco e le condizioni poste da Grandaliano, con l’unica riserva di trovare il quadro normativo che possa permettere ciò.

“In questo modo il Consorzio tornerebbe protagonista e potrebbe contare maggiormente nella gestione dell’impiantistica” – spiega il sindaco di Trinitapoli, Francesco Di Feo – “soprattutto per ciò che riguarda i ritorni economici dei proventi della discarica. Quindi non si tratterebbe di dismettere un patrimonio, ma di giungere ad una contrattualizzazione con il nuovo gestore che potrebbe prevedere anche delle royalties in favore dei Comuni”.

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