Come può vivere una figlia se il padre è stato ucciso? E se questo padre è stato un personaggio pubblico del quale si conosce tutto della vita pubblica ma nulla di quella privata? A questa domanda risponde Benedetta Tobagi, figlia del celeberrimo giornalista del Corriere della Sera Walter Tobagi, assassinato da terroristi nel 1980. Benedetta aveva tre anni e conosceva il padre con gli occhi dei bambini di quell’età, senza essere consapevole di cosa faceva e del motivo per cui qualcuno le ha portato via una persona cara. Riprendendo le lettere di suo padre, Benedetta lo tocca con mano, parla con lui, riesce a sentire la sua presenza con tutte le forze e tutte le debolezze di uomo. Un libro che tocca il cuore e che dà luce a una personalità del giornalismo italiano spesso dimenticata.



Se fosse cibo:
Proustiananente parlerei di madeleine: questo libro ci porta in un’epoca lontana ma non troppo, in cui abbiamo vissuto drammi collettivi e spesso ci siamo dimenticati di quello individuale. Gusto dolce e memorie non lontane.

Racchiuso in una frase:
Stasera mi sento solo, le poltrone vuote, ma sono felice. Te lo dirò ancora: sono felice. Penso a te e mi sento felice. Le cose normali, di ogni giorno, mi sembrano più affascinanti, meravigliose. Sei tu che riesci a trasformarle con una presenza spirituale. (p. 71)


Edizione Utilizzata:
Benedetta TOBAGI, Come mi batte forte il tuo cuore – Storia di mio padre, Einaudi, Torino 2009

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie, nei maggiori e-commerce italiani (ibs.it, lafeltrinelli.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.it, www.abebooks.it)

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