Avevano l’obiettivo di intimidire le imprese dell’eolico che gestiscono le pale installate in provincia di Avellino per poi riscuotere il pizzo. Una banda di estorsori composta da cinque persone è stata sgominata, negli scorsi giorni, grazie all’intervento dei carabinieri della compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, agli ordini del capitano Ugo Mancini.



Le misure cautelari richieste dalla Procura, e firmate dal Gip, sono arrivate al termine di un’attività di indagine durata due anni. Gli indagati (fra i quali alcune persone residenti ad Orta Nova, Pescara e Scampitella) avrebbero danneggiato delle turbine di impianti eolici in Alta Irpinia per poi minacciare gli imprenditori di pagare il pizzo per non avere più danni simili.


Fra gli episodi contestati c’è l’incendio di una pala eolica avvenuto a Lacedonia ad agosto del 2017. Tre mesi prima un trasformatore, di un altro impianto eolico, era stato danneggiato a Bisaccia con l’utilizzo di una catena di ferro. L’azienda era così stata costretta a sospendere la propria attività. Decisive, nell’attività di indagine, alcune immagini raccolte dai servizi di telecamere private. In un video si vedono uomini incappucciati cospargere di liquido infiammabile una turbina per poi darle fuoco.

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