Leggendo questo libro ho perso la cognizione del tempo. Non solo perché la trama si snoda agilmente tra gli anni ’80 e i primi anni 2000. Neppure perché rievoca scenari e ricordi anche della mia infanzia: le giornate al mare tra la spiaggia e i videogames. Il tempo si ferma perché la scrittura di Maurizio Ceccarini cattura il lettore e lo fa entrare appieno nei pensieri e nei ricordi di un trentenne che torna alla sua infanzia, tra amori e amicizia, tra follie e voglia di crescere. Extended play è ambientato in una sala giochi, ma la vera collocazione della storia è in un luogo che si trova tra i ricordi e il cuore. Anche se il testo è composto da vari racconti, essi sono legati in un’armonia perfetta, che dà vita a un romanzo davvero unico. Azzardo un paragone, sapendo che i puristi mi bacchetteranno: Ceccarini è, a mio avviso, un Benni migliorato. Romanzo consigliato, per i trentenni di ieri e di oggi!



Se fosse cibo:
Una buona piada riminese con mortadella e squacquerone!

Racchiuso in una frase:
Hai presente quando da ragazzi Oreste a fine estate ci regalava sempre un gettone prima di chiudere? Era una sensazione bellissima, avevi quel gettone regalato e un sacco di giochi da scegliere. E non riuscivi mai a decidere quale fare, perché ti dispiaceva rinunciare a qualcosa. Noi in quel momento eravamo così, Bert. Era bello pensare di poter scegliere come giocarcela. Noi avevamo il gettone, bastava decidere. E invece dopo un po’, ti rendi conto che non può essere sempre così. Abbiamo trentaquattro anni, io e te, e alla nostra vita non gli abbiamo dato ancora un verso. (pp. 172-173)



Edizione Utilizzata:
Maurizio CECCARINI, Extended play. Trentenni persi in sala giochi, Il Ponte Vecchio, Cesena 2007

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (lafeltrinelli.it, amazon.it, ibs.it).

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