Svogliato, impreciso, a tratti sfortunato. Il Foggia interrompe la striscia di tre vittorie di fila e cede 2-0 al Cosenza, nell’ottava giornata del campionato di serie B. Decisivo un prodotto del vivaio del Napoli, Tutino, che ha timbrato il cartellino con una doppietta, confermando la tradizione negativa dei rossoneri in Calabria, dove la vittoria manca da ben 55 anni. Grassadonia si affida ancora al trio Deli-Galano-Mazzeo, mentre dietro tocca a Tonucci sostituire Camporese.
Il Cosenza parte aggressivo, pressando alto Loiacono e compagni, che cercano sempre il fraseggio negli spazi stretti. Il primo squillo del match lo suona Mungo al 9′ con un tiro dal limite dell’area che però ha solo la potenza, mentre dieci minuti dopo è Garritano che impegna Bizzarri sempre dal limite.



Il numero uno rossonero si deve superare al 27′ quando sugli sviluppi di un corner per i calabresi, Legittimo punta dritto all’incrocio dei pali ma trova il portierone ex Udinese che gli nega la gioia del goal.
Il Foggia non è pervenuto, fatica a ripartire con Carraro ingabbiato e regala coraggio agli avversari, che con il loro 3-4-1-2 mettono in difficoltà lo scacchiere rossonero. Ma quando Mazzeo e compagni si affacciano dalle parti dell’area calabrese, fanno male: al 32′ Busellato imbecca Galano con un lancio, l’ex Bari tocca con la punta del piede ma il palo gli nega la rete. Nemmeno il tempo di recriminare che il Cosenza passa al 34′, quando Tutino sfreccia in area sulla destra, Martinelli lo sfiora appena ma per l’arbitro è rigore: Bizzarri respinge il tiro di Maniero, ma Tutino è il più veloce di tutti e fa 1-0.
Lo svantaggio non scuote il Foggia, anzi è Garritano (seguito da Nember nel mercato estivo) che prima della pausa con una sforbiciata impegna Bizzarri a terra.



Nella ripresa il Foggia fa capire subito le sue intenzioni con Kragl, che su punizione costringe Saracco al corner. Il Cosenza prova ad addormentare la gara, con manovre lente nella metà campo rossonera, mentre Grassadonia prova a dare più linfa agli attacchi foggiani inserendo Chiaretti per Loiacono e Rizzo per Busellato. Il nuovo assetto in campo (4-2-3-1 con Zambelli e Kragl esterni di difesa con licenza di offendere) non scuote però i rossoneri, che al ’74 vanno ancora sotto: Tutino si invola sulla fascia, scambio breve con Corsi ed esterno pregevole che si insacca alle spalle di Bizzarri.
L’unico sussulto per i satanelli lo regala Deli, con una deviazione sotto porta che Saracco respinge d’istinto. L’ingresso di Gori per il numero 10 rossonero non cambia di fatto le cose, il Cosenza porta a termine la missione e si guadagna 3 punti importanti. Con il Lecce sabato prossimo, il Foggia dovrà subito far dimenticare il “San Vito”.

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