Si chiama Aleandro Di Fiore, nato a Foggia il 1981, con vari precedenti penali, l’arrestato della Polizia per l’episodio di aggressione ai danni di un 18enne lucerino avvenuto domenica notte nei pressi della discoteca Domus Area. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia nella persona del Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro e del sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Fini. Il giovane è stato trovato ferito gravemente, sabato notte, dai poliziotti di una volante in una piazza di Foggia.
Il ragazzo picchiato, dopo il ricovero agli Ospedali Riuniti di Foggia, è stato trasferito a Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. Gli investigatori non lo hanno ancora ascoltato, perché il ragazzo è ancora sedato. Era stato lo stesso ragazzo a rivolgersi alle forze dell’ordine, dicendo di essere stato poco prima pestato dal buttafuori.
Sul locale, sono in corso valutazioni da parte del Questore della provincia di Foggia circa i provvedimenti di carattere amministrativo da adottare relativamente alla discoteca Domus. Il dirigente della Squadra Mobile emetterà specifico rapporto sui fatti, oltre alla Procura della Repubblica, anche al Questore, e già ha annunciato che là dove vi saranno i presupposti, adotterà la chiusura temporanea della discoteca, come accaduto per fatti diversi al locale “Le Stelle” qualche settimana fa.
Restando nella cronaca, un’atra operazione arriva dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia. Un 55enne cittadino bulgaro, senza fissa dimora, è stato tratto in arresto venerdì scorso dai Carabinieri della Compagnia di Lucera poiché ritenuto responsabile del reato di estorsione.
I fatti si sono verificati presso la sezione della Caritas del centro federiciano dove l’uomo, da diversi mesi, si recava quotidianamente per un ricovero, i pasti e poter usufruire dei servizi offerti dalla struttura.
Al suo arrivo, in un primo momento il 55enne si era mostrato cordiale con gli operatori, che hanno sempre provveduto a fornirgli assistenza, ma, dopo un po’, ha cominciato ad assumere atteggiamenti sempre più prevaricanti e violenti.
Da alcuni giorni, in effetti, l’uomo aveva aumentato insistentemente le proprie richieste, non gli bastava più poter semplicemente beneficiare dei servizi offerti dalla struttura, le sue pretese si erano spostate sul denaro, da ottenere a tutti i costi.
Il 55enne ha così iniziato ad aggredire verbalmente la suora responsabile dell’istituto, minacciandola di ripercussioni qualora non gli avesse consegnato 5500 euro in contanti.
La religiosa, spaventata, da deciso così di chiedere aiuto ai Carabinieri della Compagnia di Lucera, che immediatamente si sono attivati per porre fine ad una situazione tanto grave quanto odiosa.
Nella mattinata di venerdi, quindi, gli uomini dell’Arma hanno organizzato un discreto servizio di osservazione nei pressi della sede Caritas di Via Spagnoletti Zeuli, in attesa dell’arrivo del 55enne, per poi seguirlo con discrezione.
Quando sono entrati nella struttura i Carabinieri hanno colto l’uomo nell’atto di minacciare di morte la donna per ottenere il denaro e lo hanno bloccato.
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