Continua a far parlare di sé il caso di Alessandro Di Fiore, 37 anni, il buttafuori della discoteca “Domus” di Foggia arrestato con l’accusa di tentato omicidio dopo l’episodio di aggressione ai danni di un ragazzo 18enne avvenuto al di fuori del noto locale.
Da Roma arriva il commento di Franco Cecconi, presidente dell’AISS, la libera associazione di imprese, imprenditori ed operatori del settore sicurezza, security e servizi in genere, personali o aziendali, siano essi legittimati con licenze prefettizie e comunali, sia che operino privi di licenze , in forma di imprese individuali, società di capitali. “Alcuni organi di stampa hanno riportato ieri la notizia del violento pestaggio nella discoteca domus di Foggia sostenendo che l’autore di tale gesto sia un “operatore di sicurezza”. Non vogliamo entrare nel merito della vicenda, la giustizia farà il suo corso, ma da quanto si è appreso in un secondo tempo, si tratta dell’ennesimo caso di abusivismo in quanto il soggetto sospettato del pestaggio oltre a non essere un operatore in regola non ha nemmeno i requisiti richiesti per legge – spiega Cecconi -. Riteniamo quindi opportuno far conoscere all’opinione pubblica che gli addetti ai servizi di controllo, purtroppo comunemente denominati “buttafuori”, non sono dei picchiatori pregiudicati ma all’opposto sono dei professionisti preparati attraverso corsi di formazione erogati da scuole autorizzate dalla regione, inoltre tali operatori sono controllati nella loro moralità direttamente dalle Prefetture”.



Quindi la richiesta alle autorità foggiane: “Intendiamo richiedere con forza alle autorità competenti di intensificare i controlli all’interno dei locali per fare in modo che il fenomeno dell’abusivismo venga soppresso prima che le agenzie regolari siano costrette a chiudere a causa della concorrenza sleale operata da soggetti fuori dalla legalità”.
Alessandro Di Fiore è tuttavia molto conosciuto a Foggia e il caso ha diviso anche i social, tra chi condanna l’episodio e chi riconosce la bravura nello svolgere il suo lavoro. Sull’episodio continuano ad indagare gli inquirenti, che con ogni probabilità avvieranno controlli anche in altri locali della città, per tenere sotto controllo gli episodi di violenza che stanno caratterizzando i sabati sera dei giovani foggiani.



Intanto, la vittima dell’aggressione è ricoverata da domenica notte in prognosi riservata nell’ospedale di San Giovanni Rotondo. I medici hanno riscontrato all’altezza della nuca del giovane un foro di ingresso con la presenza all’interno della mandibola di un corpo estraneo.

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