Lo scorso 18 ottobre, a Bruxelles, è stato presentato il progetto internazionale ‘STORE&GO’ per la trasformazione di surplus di energia da fonti rinnovabili in gas, di cui uno degli impianti vettori, l’unico in Italia, sorge a Troia. La tecnologia power-to-gas è ritenuta uno dei punti di forza per i piani energetici europei a impatto zero di anidride carbonica, nella prospettiva di sviluppo del Pacchetto Clima del ‘Piano 20-20-20’.





"I nostri futuri sistemi energetici saranno basati sulle intermittenti fonti energetiche rinnovabili. Tali sistemi avranno bisogno di immagazzinamento energetico su larga scala per poter assicurare con certezza la fornitura energetica. I vettori energetici chimici assicurano la più alta densità energetica ed il gas, in special modo, assicura la più alta capacità di spazio di immagazzinamento, perciò sembra ovvia l’opportunità di usare il surplus di energia da fonti rinnovabili per la creazione di gas naturale sintetico (SNG) attraverso le tecnologie power-to-gas. Mentre la fattibilità tecnica è stata già dimostrata in una serie di progetti di ricerca, il nuovo progetto STORE&GO per Horizon 2020 mira a portare la tecnologia ad un livello tale da poter essere integrato nelle operazioni quotidiane delle reti energetiche europee” ha riferito Ulco Vermeulen, membro del consiglio di amministrazione di Dutch Gasunie.

Allo scopo di consentire all’Unione Europea di rispettare gli obiettivi di riduzione della CO” di almeno il 40% entro il 2030 rispetto al 1990 e dell’80-95% entro il 2050, le energie derivanti da fonti fossili e nucleari dovranno essere sostituite da quelle da fonti rinnovabili. Queste ultime, proprio per la loro tendenza a generare energia in modo intermittente e imprevedibilmente, hanno bisogno di essere affiancate da tecnologie di immagazzinamento a lungo termine.

“La tecnologia è pronta ma ha bisogno di essere testata in condizioni reali. Per questo tre impianti dimostrativi sono stati costruiti in Italia, a Troia,, in Germania e in Svizzera. Ciò permetterà di valutare differenti tecnologie e di dimostrare la maturità tecnologica del sistema power-to-gas” ha commentato Dimosthenis Trimis, CEO del centro di ricerca DVGW presso Engler-Bunte-Institute del Karlsruhe Institute of Technology (KIT). "Per un territorio come quello pugliese, seconda regione italiana dopo la Lombardia per produzione di energia elettrica, prima a livello nazionale per produzione da fonti rinnovabili, STORE&GO rappresenta una risposta al surplus energetico prodotto e ai problemi legati almismatching tra produzione energetica (intermittente e stocastica) ed il suo utilizzo. Già negli scorsi anni, Troia era stata designata come sito idoneo per ospitare l’impianto sperimentale del progetto INGRID, un progetto co-finanziato dal 7° Programma Quadro dell’Unione Europea, che proponeva una soluzione innovativa per accumulare in forma d’idrogeno allo stato solido, attraverso dischi di magnesio, il surplus di energia elettrica da fonti rinnovabili che, altrimenti, andrebbe disperso. Le ricadute su sostenibilità ambientale, sociale ed economica sono evidenti ed altrettanto evidente sarà il prestigio del poter affermare che la sperimentazione per l’ottimizzazione dell’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili è passato anche dall’Italia. Uno sguardo verso il futuro dell'energia sostenibile, con un progetto che virtuosamente permetterà di immagazzinare l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili per lungo tempo, energia che altrimenti andrebbe perduta" ha riferito Leonardo Cavalieri, sindaco di Troia, l'unica cittadina italiana ad ospitare un impianto sperimentale del progetto STORE&GO.

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