Aggiorniamo la cittadinanza sull’ultima puntata della telenovela SIA. Riassunto delle puntate precedenti. Il Sindaco ci esortava, con nota del 13 novembre, a formulare per iscritto entro 5 giorni delle proposte in merito alla questione SIA. Con nostro protocollo del 15 novembre rispondevamo al Sindaco che la sede opportuna era il Consiglio Comunale aperto al dibattito con i cittadini e che soprattutto ci sembrava doveroso sapere prima quale era la proposta della SIA e a tale scopo chiedevamo, ai sensi di legge, Statuto e Regolamento Comunale la CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE che, SEMPRE PER LEGGE E PER REGOLAMENTO, DOVEVA FARSI ENTRO 20 GIORNI DALLA RICHIESTA, e fissavamo come o.d.g.:



1) Relazione del Sindaco sulla proposta contrattuale SIA;
2) dibattito, osservazioni e deduzioni dei consiglieri e dei cittadini.
La telenovela ha assunto contorni grotteschi e pirandelliani. Il Presidente del Consiglio, come recita espressamente il Regolamento Comunale e il TUEL (Testo Unico degli Enti Locali), DEVE solo verificare che la richiesta di convocazione provenga da almeno un quinto dei consiglieri, fatto questo DEVE convocare il Consiglio Comunale ENTRO 20 GIORNI esattamente con l’o.d.g. indicato, cioè se la richiesta è del 15 novembre, entro il 5 dicembre DEVE SVOLGERSI IL CONSIGLIO.

Eventuali eccezioni di legittimità della convocazione NON SPETTANO PRIMA AL PRESIDENTE MA DOPO AL CONSIGLIO ALL’ATTO DELL’ INSEDIAMENTO. Invece il Presidente, dopo aver atteso colpevolmente 18 giorni (significa che non avrebbe neanche fatto in tempo a convocare il Consiglio perché avrebbe sforato i termini di notifica) ci invia il 3 dicembre richiesta di produrre per iscritto una proposta da votare in Consiglio per la questione SIA e ci dice in pratica che se gliela mandiamo sarebbe disposto (bontà sua) a inserire il nostro o.d.g. in un altro Consiglio che dovrebbe tenersi a breve, altrimenti pazienza.

Vi risparmiamo tutti i dettagli tecnici della vicenda, anche perché potete leggerli negli allegati che fanno la cronistoria della telenovela e che rasentano, anzi superano la soglia del ridicolo, e andiamo alla sostanza. Abbiamo inviato richiesta al PREFETTO DI FOGGIA di Convocazione del Consiglio Comunale sulla questione SIA perché la legge….SEMPRE LA LEGGE…dice che se il Presidente del Consiglio non convoca la seduta entro 20 giorni, allora lo fa il Prefetto. Al Presidente del Consiglio Comunale diciamo con molta pacatezza ma altrettanta fermezza che dal momento in cui ha assunto quella carica….PER LEGGE diventa persona NEUTRALE E SUPER PARTES e diventa il garante DEL RISPETTO DELLE REGOLE DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO. Se non ha voglia di essere neutrale e se non conosce le regole …. si dimetta e si faccia da parte e l’Amministrazione Comunale lo sostituisca con un’altra figura più idonea.

Ma, affrontando il tema vero della questione, è evidente che questo teatrino altro non è che la farsesca faccia di un problema più serio e profondo di natura politica……l’Amministrazione Comunale non vuole confrontarsi con i cittadini?, non vuole accettare la mano tesa dell’opposizione?, non vuole spiegarci come stanno le cose con SIA?….. ce lo dicano chiaramente e ce ne faremo una ragione. Vorrà dire che l’opposizione la faremo in piazza e che della SIA parleremo noi ai cittadini. Avremmo preferito e preferiremmo ancora che la problematica si affronti in un alveo istituzionale e condiviso, ma a questo punto è il Sindaco (e non i suoi collaboratori che sono persone valide e volenterose) che deve dirci cosa vuole fare una volta per tutte.

Serve a poco condividere iniziative istituzionali di facciata, alle quali l’opposizione avrebbe partecipato, partecipa e parteciperà sempre e comunque a prescindere. Non è dal 4 novembre, dalla giornata delle scarpette rosse, dalla cerimonia di insediamento del parroco e da ogni altra manifestazione similare futura che si misura il dialogo istituzionale…. a manifestazioni simili Carapelle Futura non farà mai mancare la sua presenza e partecipazione, invitata o meno! il dialogo istituzionale serio e costruttivo si misura sulle questioni serie e importanti, pur nel sacrosanto rispetto dei ruoli. Il Sindaco ci dica chiaramente cosa vuole fare, ma soprattutto lo dica chiaramente ai cittadini di Carapelle che hanno il diritto di capire quanto pagheranno, perché pagheranno e cosa si può fare ancora.



A questo punto della telenovela ci ritroviamo nostro malgrado e senza volerlo ….in ogni modo abbiamo cercato di stabilire un dialogo e una collaborazione sulle questioni fondamentali che interessano tutta la comunità… e auspichiamo ancora che il clima si rassereni, si è sempre in tempo per costruire e dialogare. Ma occorre rispetto e chiarezza, non infantilismi . Questo atteggiamento elusivo e che ha mirato a impedire l’esercizio della democrazia partecipativa non è stato uno schiaffo all’opposizione, ma all’intera cittadinanza di Carapelle.
Speriamo che da domani gli uomini di buona volontà inizino a lavorare…..per il bene di Carapelle.

Comunicato Stampa Carapelle Futura

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