La settimana ha ormai superato la metà e la partita si avvicina. Andrea è pronto ad affrontare un’altra giornata di lavoro ma è di buon umore: prende il telefono in mano, e leggendo i messaggi dei suoi amici capisce che è tutto pronto. Andrea Gosciola è il presidente del “GruppoBrescia17”, uno dei gruppi dei tifosi organizzati del Foggia che vivono al Nord. Seguono il Foggia da qualche anno, e ogni trasferta sono lì per incitare la loro squadra. Sabato alle 15 ci saranno anche loro nel settore ospiti del “Cabassi” di Carpi, dove i circa 700 biglietti riservati ai tifosi del Foggia per il delicato scontro-salvezza, sono andati polverizzati in pochi istanti.


Foggiano doc di 44 anni, Andrea ha fatto una scelta comune a tanti suoi conterranei: trasferirsi al Nord per cercare lavoro. Lui lavora all’Iveco, una realtà lavorativa diventata “casa” di altri foggiani negli anni. Ma la passione per la sua squadra del cuore, che dura dal 1985, lo ha sempre tenuto ben saldo alla sua terra. Così, assieme ad altri tifosi che vivono tra Brescia e provincia, ha deciso di fondare il gruppo. “Deriviamo da un altro gruppo più vecchio che si era formato nel 2004 – ci spiega Andrea Gosciola -. La realtà lavorativa di Brescia per noi che venivamo dal Sud era molto legata all’Iveco, quindi conoscendoci per lavoro e tifando Foggia si era formato questo gruppo, poi nel 2015 abbiamo deciso di continuare questa passione fondando il GruppoBrescia17”.
Diciotto sono gli iscritti, sparsi tra Brescia e provincia, che ogni trasferta si organizzano utilizzando molto i social, che in questo caso servono ad aggregare. E’ stato così a Benevento, Pescara, Salerno, Ascoli lo scorso anno (quando addirittura si formò un pullman di 55 persone). Ed è sempre attraverso i social che si sono mossi anche per la trasferta di Carpi, sentendosi anche con gli altri gruppi di tifosi di Milano, Friuli, Piemonte, Veneto e Bologna. Perchè il Foggia è così, riunisce tifosi da ogni parte d’Italia e non a caso la tifoseria lo scorso anno fu “regina” delle trasferte (si ricorderanno, ad esempio, i 4000 supporters ad Ascoli e Cesena).



“Noi non siamo ultras ma siamo tifosi appassionati – aggiunge Gosciola – e ci ha fatto conoscere il Foggia. Ad esempio, quando fummo promossi in serie B vidi un vicino di casa con la bandiera rossonera esposta al balcone, e andando a bussare a casa sua lo conobbi. Il tifo per noi è un modo per ritrovarsi, anche prima delle partite, e il bello è che quando ci vediamo parliamo solo in foggiano”. Andrea è consapevole delle difficoltà della stagione rossonera, “partita con quella penalizzazione che ci ha condizionato, lo scorso anno avevamo un modulo di gioco che quest’anno non abbiamo”, ma è fiducioso: “Ne verremo fuori. Noi ci saremo sempre e comunque”. Come a Carpi, dove il GruppoBrescia17 è pronto ad affrontare un’altra partita.

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