Nella giornata di ieri è venuto a mancare un vero e proprio riferimento per la cultura di Orta Nova e di tutta la provincia di Foggia. Si tratta del professor Potito Di Pietro, un uomo che ha speso quasi tutta la sua vita per la diffusione delle tradizioni locali e della lingua dialettale che tanto amava, al punto da riuscire a creare una vera e propria enciclopedia delle espressioni dialettali ortesi. Potito Di Pietro aveva appena compiuto da pochissimo 84 anni. Nacque il 21 gennaio del 1935 ad Orta Nova. Si diplomò all’Istituto Magistrale “C.Sossio Poerio” di Foggia e dopo un lungo girovagare come tanti giovani della sua generazione emigrò al nord, precisamente a Milano. Per sei mesi praticò come ragioniere nella Milano del dopoguerra fino a quando nel 1969 risultò vincitore del concorso per l’insegnamento e quindi ritornò nella sua amata Orta Nova.



Da qui iniziò un nuovo percorso dedito alla cultura nel centro dei Reali Siti che tanto deve a lui per la sua opera filantropica e intellettuale. Ad Orta Nova fondò il giornalino per la scuola “Toc toc” su cui scrisse le prime fiabe in dialetto. Di Pietro fu tra i primi sperimentatori nella scuola del metodo a tre insegnanti e tra i primi a puntare sulle attività extrascolastiche come la poesia e il teatro. Dalla fine degli anni ’70 all’inizio degli anni ’90 fu amministratore del Comune di Orta Nova, occupando, per diverse volte, compiti di rilievo come assessore e vicesindaco. Nel 2004 Potito Di Pietro si dedicò alle prime pubblicazioni di rilievo. E’ questa la data in cui esce “Steve na vote”, una raccolta di trenta fiabe in dialetto ortese a cui fanno seguito “I canti del Venerdì Santo” (due edizioni), dopo aver raccolto delle testimonianze orali in paese.

Importante anche il suo impegno nel giornalismo e nell’informazione. Risulta fondatore, con il fratello Annito, della rivista periodica L’Ortese, che oggi si chiama “Lo Sguardo dei Cinque Reali Siti”. Su questo giornale ha curato per anni la rubrica “Caro dialetto” scrivendo sempre in dialetto poesie varie e racconti di vita. L’Italia intera si è accorta dell’opera di grande pregio svolta nel piccolo contesto della provincia di Foggia. Potito Di Pietro era socio dell’Anspodi (Associazione Nazionale Poeti e scrittori dialettali) tramite la quale girava lo stivale con i suoi componimenti. Su “Voci dialettali” – la rivista nazionale dell’associazione – ha scritto diversi articoli e poesie al fianco di tanti altri poeti dialettali di altre regioni. Dal 2007 ha iniziato a scrivere per diversi anni calendari ortesi e su “Quaderni ortesi”, in particolare, ha svolto una ricerca storica su Sant’Antonio Da Padova, patrono della città di Orta Nova.



Negli ultimi anni della sua vita si è dedicato in maniera indefessa alla diffusione e alla difesa dei valori del dialetto locale, insegnando la complessa materia presso l’UNITRE dei Cinque Reali Siti. Per tante volte ha parlato alle classi e ai ragazzi delle scuole, per diffondere la cultura di una lingua che affonda le sue origini nella tradizione del territorio; lo stesso territorio che oggi piange una grossa perdita umana e intellettuale.

3 COMMENTI

  1. Ciao Potito, ricorderò la tua affabilità e bontà d’animo. Hai saputo trasmettere a tutti noi il tuo immenso amore per la conoscenza e il rispetto delle tradizioni locali. La sera della presentazione del dizionario eri emozionatissimo, proprio come tutti noi, e con affetto ti rifiutavi di scrivere dediche perchè avevi la mano un pò tremante. Si sentirà la tua mancanza

  2. Persona Unica …..sicuramemte da prendere da esempio….Una persona molto preparata …..a rimasto un segno….cio e a dimostrazione del duo operato……..

  3. Persona Unica ….con Una conoscenza …e preparazione …persona da prendere da esempio….a rimasto un segno …a dimostrazione del duo operato…buonn viaggio anche se ci siamo incontrati e parlato poche volte

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