Tante storie che si intrecciano, due rivalità storiche, ma in campo ci sono ambizioni diametralmente opposte tra Foggia e Benevento. Allo Stadio Pino Zaccheria, la partita valida per la 25esima giornata di Serie BKT è uno snodo cruciale per i rossoneri soprattutto in virtù dei risultati positivi delle competitor per la salvezza. Mentre i campani, in piena emergenza difensiva, cercano tre punti per non perdere il carro valido per la Promozione in A. Padalino punta ancora su Iemmello (ex ancora di proprietà del Benevento) e sulla fantasia di Chiaretti, con Mazzeo pronto a subentrare. Bucchi non recupera Antei e schiera Tuia al centro della difesa; Coda e Insigne formano l’attacco delle ‘Streghe’.


PRIMO TEMPO. Il Foggia inizia forte con un classico inserimento tra le linee di Gerbo che si conclude con un destro parato da Montipò. Botti sul campo ma anche sugli spalti, dove lo speaker dello stadio, in apertura del match è costretto a richiamare più volte la tifoseria di casa, minacciando la sospensione della gara, dopo lo scoppio di alcuni petardi. Partita spezzettata in avvio, non solo per questo inconveniente, ma anche per diversi falli, dovuti all’importanza della posta in gioco della partita. Il Foggia fa possesso palla nella sua metà campo, mentre il Benevento si affida alle sortite offensive di un Roberto Insigne in grande forma. Al trentesimo Crisetig prova il sinistro potente dalla media distanza ma Leali è pronto e respinge con i pugni. Dopo un tiro al volo di Insigne, sale in cattedra anche Improta con un’azione personale conclusa tramite un sinistro largo (ma non di molto) dai pali di Leali. Sul finire del primo tempo sono i rossoneri ad avere l’occasione più grande: Deli illumina per Chiaretti, il cui sinistro sfila a poco dal palo. Il Foggia può recriminare anche per quanto accade poco dopo, con gli uomini di Padalino che chiedono un rigore per un contatto tra Gerbo e Caldirola. Dopo il presunto fallo, Gerbo ha una reazione violenta e calcia da terra Volta. Per questo motivo Gerbo viene espulso dal signor Marinelli. Si lamenta la panchina rossonera dalla quale vengono allontanati tre componenti dello staff. Finisce oltre il 50esimo il primo tempo, con una scia di nervosismo e faccia a faccia corrucciati tra i giocatori in campo.

SECONDO TEMPO. Costretto a giocare un tempo intero in inferiorità numerica il Foggia accusa il colpo e rischia di caracollare in apertura della seconda frazione. Maggio sfiora il gol e colpisce l’incrocio dei pali con un colpo di testa ben piazzato. Tremano i padroni di casa che rispondono con un destro di Iemmello dall’interno dell’area di rigore. Montipò risponde con i pugni. Provvidenziale, dopo pochi minuti, il salvataggio sulla linea di Ingrosso, dopo il tocco morbido in Coda, bravo a sfruttare un’incertezza della difesa rossonera. Il pubblico di casa avverte il momento delicato e inizia a spingere a gran voce i propri beniamini. Buona punizione per Kragl, al minuto 56, con la palla che va sotto la barriera ma trova Montipò. Il Benevento, allora, usa il primo cambio, facendo uscire Bandinelli al posto di Tello, per dare più brio alla manovra. Gli ospiti fanno salire i giri del motore e vanno ancora vicini al gol, al minuto 61, con un colpo di testa di Asencio su cui Leali si fa trovare pronto. Il Foggia si rintana in difesa e si affida alle sortite solitarie di Deli che dalla lunetta dell’area non trova il jolly dopo uno slalom. Ma il gol è nell’aria e arriva al minuto 75 con una zampata dell’uomo più decisivo dei campani. A segno Massimo Coda che riceve un gross di Insigne e sfruttando l’indecisione di Ingrosso, insacca all’angolino da pochi metri. Chiamato ad una reazione, il Foggia si riversa nell’area degli avversari. Ngawa si intrufola sul vertice destro dell’area è viene atterrato da Improta. Calcio di punizione e ammonizione per il calciatore del Benevento che era diffidato. Sulla palla si presenta Kragl che disegna una traiettore forte e precisa che è la rete del pareggio del Foggia. Un cecchino il tedesco, con 5 gol all’attivo, tutti su punizione. Adesso il Foggia ci crede e prova a rimettere le cose a posto. Ci crede anche Padalino che fa entrare Greco e Cicerelli al posto di Chiaretti e Deli. Standing ovation per Kragl, anche lui richiamato in panchina per far posto a Mazzeo. Usufruisce di una punizione il Benevento sul finale dei tempi regolamentari, ma il tiro tagliato è facile per Leali. Inutili gli assalti di Cicerelli nel finale, il match finisce in parità.


Per come si era messa la partita il pareggio  può essere accolto in maniera positiva per il Foggia, un po’ meno per il Benevento. Gli uomini di Padalino sono al quarto pari consecutivo e dovranno subito uscire da questa impasse perché il Venezia, prima squadra in zona salvezza diretta, inizia ad essere lontana, con una partita ancora da giocare. Martedì 26, nel turno infrasettimanale, scontro di vitale importanza per il Foggia, al Del Duca di Ascoli. Sarà un match che deciderà un pezzo importante di permanenza in Serie Cadetta.

TABELLINO

1-1 RETI 75′ Coda (B), 81′ Kragl (F)

FOGGIA (4-4-1-1): Leali; Ingrosso, Billong, Ranieri, Ngawa; Busellato, Chiaretti (84′ Greco), Deli (86′ Cicerelli), Gerbo; Kragl (88′ Mazzeo); Iemmello. All.: Padalino

BENEVENTO (4-4-2): Montipò; Maggio, Tuia, Costa, Caldirola; Improta, Bandinelli (60′ Tello), Crisetig, Bonaiuto (60′ Asencio); Insigne, Coda (88′ Armenteros). All.: Bucchi

Ammoniti: Ngawa (F), Crisetig (B), Costa (B), Bandinelli (B), Deli (F), Tuia (B)

Espulso: Gerbo (F)

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