Non è il momento migliore per essere globalisti e cosmopoliti. Eppure Davide Urso ha scelto proprio questo momento storico per scoprire il mondo e raccontarlo. Ospite nell’aula consiliare di Stornara, all’evento organizzato da Arci Travel, il travel blogger salentino ha raccontato le fasi salienti del suo “Diario di un’odissea positiva” a spasso per 21 nazioni nel continente europeo. Ventitremila chilometri, da Madrid al circolo polare artico, dormendo e mangiando in luoghi di fortuna, munito fornelletto portatile e di tanta audacia: questo è stato il percorso di Davide, partito in seguito ad una delusione d’amore alla ricerca di un sentimento di amore per il prossimo che si traduce in un abbraccio al mondo intero.


La molla scattata dentro questo giovane ragazzo lo ha portato a scoprire il continente e a raccontarlo dapprima tramite dei video e in seguito tramite delle pubblicazioni molto apprezzate. Dopo l’introduzione di Vincenzo Signoriello, presidente Arci Travel, e i saluti di Brigida Andreano, vicesindaco con delega alla cultura, Davide ha raccontato gli aspetti più belli e anche i momenti più difficili di tutto il sui viaggio.

“Per l’uomo dovrebbe essere qualcosa di normale viaggiare” – ha spiegato a Stornara – “eppure spesso non è così. La Norvegia è stato il paese più bello che ho visitato, perché in luoghi circoscritti c’è tutto, dalla possibilità di isolarsi a quella di immergersi nella vita urbana. La più brutta esperienza – ha raccontato Davide – è stata in Ucraina, dove dopo una presunta infrazione stradale un poliziotto ha tentato di estorcermi del denaro in cambio della mia libertà”.

Tutte scene che resteranno fisse nella mente del giovane leccesse che ha viaggiato tanto per raggiungere delle grandi conclusioni da archiviare tra gli insegnamenti di vita. “Viaggiare serve per capire realmente quanto sia bella casa propria”. E il travel-blogger lo ha capito proprio al termine del suo viaggio, dopo aver varcato i cancelli della sua abitazione ad Andrano in provincia di Lecce. L’obiettivo adesso è quello di educare gli altri alla cultura del viaggio, andando nelle scuole e nei luoghi deputati al sapere per raccontare le sue scoperte. Sta tentando di costruire una sorta di vademecum multimediale per i viaggiatori, in modo da svelare i trucchi per sapersi arrangiare e spendere poco.



Infatti è stata proprio questa la sorpresa raccontata dall’autore dell’odissea positiva. Si può viaggiare per sentirsi liberi e sentirsi liberi è un concetto che va ben oltre la disponibilità economica. “Ho speso circa 1300 euro di gasolio, ma il costo totale della mia esperienza è stato di soli 780 euro”. Questo perché, grazie allo sharing dell’auto per gli spostamenti, Davide è riuscito addirittura a ricavare delle economie e fare un’esperienza unica senza neanche spendere tanto.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO