I mostri non sempre hanno l’aspetto dei mostri. Ed è così che subdolamente ti fregano, ti ingannano e si approfittano di te. I mostri esistono e anche se sembrano diversi dai film dell’orrore è li che ti trascinano.

Negli ultimi due anni, da quando il movimento Mee too in America ha rotto un muro di silenzio legato agli abusi che le donne subiscono praticamente da sempre, campagne di sensibilizzazione al problema stanno avendo spazio nella nostra società. In Italia con Non una di meno le donne finalmente hanno deciso di unirsi per dire un enorme basta a molestie, abusi, ricatti, violenze, che per decenni hanno subito in ogni aspetto della propria esistenza, dal lavoro, nella società pubblica e nella vita privata.


Ma chi sono questi uomini che con inganno entrano nelle vite di queste donne per smontarle pezzo dopo pezzo? Com’è possibile riconoscerli ed evitarli? Ancora una volta l’inarrestabile Netflix arriva con ben due serie collegate ad illustrarci queste vite stravolte da un mostro mascherato, la prima Dirty John è quella fittizia mentre nella docu-serie Dirty John – The dirty trut attraverso interviste ai veri protagonisti si ha un approfondimento della mente del predatore seriale John Meehan, bugiardo patologico, manipolatore e galeotto affascinante (nella serie interpretato da Eric Bana) che con vari stratagemmi e menzogne aggancia la bella e ricca Debra Newell, scapola d’oro della Newport beach ricca e in vista che sembra avere a sua disposizione tutto ciò che il nostro mostro sta cercando: soldi facili, vita agiata e devozione.

Infatti fingendosi medico, inventando traumi di guerra inesistenti capaci di suscitare la compassione della malcapitata Debra, riuscirà ad irretirla guadagnando la sua fiducia ed un posto nel suo cuore, tanto da diventarne poi il marito, accrescendo il suo pericoloso potere mossa dopo mossa. Attraverso vari flashback infatti ci viene spiegata da dove ha origine questa natura violenza e votata alla manipolazione, figlia di un’educazione malsana e dannosa che ha segnato devastanti traumi in un bambino che è divenuto poi un uomo in grado di manipolare tutte le donne che hanno avuto la sfortuna di incrociarlo nel proprio cammino.



Nella serie fittizia infatti, insieme al mostro, abbiamo l’occasione per stare dalla parte del male e vedere come si organizza e vive poi una persona del genere, chiusa nel suo castello di bugie perfetto quanto fragile. Interessante e d’avvertimento allo stesso tempo la serie scorre veloce retta dalla suspence di vedere chi la spunterà fra la vittima e il suo carnefice, e offre alle spettatrici di tutto il mondo dei piccoli suggerimenti da portare sempre con sé che possano affinare gli occhi in modo tale da diventare sempre più scaltre, anche se alle volte la linea fra follia e normalità è così sottile da essere invisibile. A tutte le Debra di questo mondo, il mio supporto e la mia solidarietà. Siamo più forti di loro, alla fine i mostri perdono sempre.

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