Crocevia per i rispettivi obiettivi stagionali è il match valevole per la 32esima giornata della Serie BKT. Foggia e Spezia si affrontano allo Zaccheria con il mirino sulla salvezza per i rossoneri e sui play off per i liguri. Davanti a 10.000 tifosi rossoneri (chiamati a raccolta dopo il dimezzamento dei prezzi dei biglietti) arriva il grande ex Pasquale Marino, oggi allenatore dello Spezia, ma protagonista dal 2002 al 2004  di una promozione (dalla C2 alla C1) con i rossoneri, fino al fallimento societario. Nel Foggia invece gli ex sono Leali e Ranieri, quest’ultimo spezino di nascita ma mai protagonista con la maglia bianconera. Dopo la sconfitta esterna con il Brescia, Grassadonia ripropone Galano in tandem con Mazzeo, mentre Marino si affida al giovane Maggiore a centrocampo, prediligendo un attacco leggero formato da Okereke, Gyasi e Da Cruz.


PRIMO TEMPO. Partita che inizia con ritmi bassissimi e con occasioni da gol che sembrano davvero non arrivare mai. Il primo tiro nello specchio della porta arriva al 15esimo con il capitano del Foggia Agnelli che si prende le sue responsabilità e prova a calciare da fuori, ma la palla finisce alta. I padroni di casa provano a muovere rapidamente la palla, mentre lo Spezia si affida al contropiede con le sue punte veloci. Quando si accende Deli si accende anche la squadra rossonera: dopo un paio di guizzi dei suoi il Foggia si fa vedere dalle parti di Lamanna, ma senza colpo ferire. Al 33esimo arriva il primo giallo del match per Zambelli, dopo un fallo sulla linea di centrocampo. Arriveranno due gialli anche per due spezini, Ricci e Gyasi (quest’ultimo era diffidato). Sul finire del primo tempo arriva l’occasione più nitida del match, guarda caso con il marchio di fabbrica di Oliver Kragl, ovvero il calcio di punizione. Il tedesco la fa partire bassa sull’angolo del portiere e Lamanna è costretto a deviare in angolo. Dalla bandierina un bello schema libera Mazzeo in area ma l’attaccante colpisce male e sciupa l’occasione. Finisce qui un primo tempo con poche occasioni. A prevalere è la paura.

SECONDO TEMPO. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga della conclusione del primo, con il Foggia in pressing sugli avversari. Deli si libera in area arretrando con il solito schema, ma il tiro di prima trova un attento Lamanna. L’occasione più grande, però, è sui piedi dei calciatori ospiti, con Gyasi che si accende e scarica su Maggiore. Il centrocampista di prima intenzione trova l’opposizione attenta di Leali. Dopo poco Grassadonia è costretto a mettere mano ai cambi, tirando fuori dalla contesa Galano e inserendo Iemmello. Vittima di crampi capitan Agnelli è costretto ad uscire e a lasciare il posto a Busellato. E’ Iemmello il protagonista della seconda frazione di gioco. Dopo aver vanificato un contropiede sulla sinistra d’attacco, re Pietro si propone sulla destra e dal vertice dell’area fa partire un tiro insidioso che però non inquadra lo specchio. Marino chiama in campo Pierini, il giocatore più decisivo da subentrante, che prende il posto dell’ammonito Gyasi. Il Foggia rischia di caracollare su un’azione fortuita e rocambolesca. Da un punizione di Bartolomei la palla impatta casualmente su un giocatore ligure e Leali è costretto al miracolo alzando sulla traversa. Poco dopo Da Cruz la mette al centro e Okereke sigla sottomisura un gol che viene annullato per fuorigioco (dubbio). Al pericolo corso risponde il tecnico rossonero caricando il peso offensivo dei suoi e lanciando nella mischia Cicerelli al posto di Zambelli. E’ il momento topico del match e puntualmente arriva l’episodio che cambia il match. Al minuto 83 arriva il gol di Pietro Iemmello, trovato magistralmente da Gerbo sul secondo palo. Il numero 9 non deve far altro che appoggiare alle spalle di Lamanna per il gol del vantaggio. La partita si sveglia improvvisamente e lo Spezia reclama un fallo di mano di Martinelli sul tiro potente di Da Cruz, ma l’arbitro non è dello stesso avviso. Nei cinque minuti di recupero succede poco e la partita si conclude con la festa dello Zaccheria e la commozione di Pietro Iemmello.

Foggia che ottiene un’importante vittoria in chiave salvezza e continua a sperare anche in virtù dei risultati delle dirette avversarie per rimanere in cadetteria. Fondamentale sarà lo scontro diretto della prossima giornata (sabato 12 alle 18:00) contro il Venezia, che è la squadra che si trova nella medesima posizione del Foggia, agli stessi punti dei rossoneri.



TABELLINO

Foggia (3-5-2): Leali; Martinelli, Billong, Ranieri; Zambelli(37’st Cicirelli), Gerbo, Agnelli(19’st Busellato), Deli, Kragl; Galano(10’st Iemmello), Mazzeo. A disp: Arena, Boldor, Chiaretti, Loiacono, Matarese, Ngawa, Noppert All. Grassadonia

Spezia (4-3-3): Lamanna; Vignali, Capradossi, Ligi, Crivello; Bartolomei, Ricci(40’st Galabinov), Maggiore; Gyasi(31’st Pierini), Okereke, Da Cruz. A disp: Augello, Barone, Brero, De Col, De Francesco, D’Eramo, Figoli, Manfredini, Suleiman, Terzi. All: Marino

Reti: 39’st Iemmello

Ammoniti: Zambelli, Ranieri(F); Ricci, ,Gyasi, Maggiore, Ligi (S)

Espulsi:-

Arbitro: Pillitteri

Stadio: Pino Zaccheria, Foggia

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