Gli Incontri d’autore del Medimex foggiano si sono aperti con gli ex-Otago e sono proseguiti al Teatro del Fuoco con una piacevole chiacchierata con Renzo Arbore, classe ’37 e foggiano doc. Ad intervistarlo è stato Ernesto Assante, giornalista napoletano e noto critico musicale, legato da sempre sia da un punto di vista professionale sia di amicizia ad Arbore, che con grande abilità ha guidato l’incontro attraverso un viaggio nella vita del musicista foggiano che con grande simpatia ed entusiasmo si è raccontato ripercorrendo le tappe più importanti della sua carriera.



Tre sono i grandi amori di Arbore: il clarinetto, il jazz e la musica in generale, spinto da questi, trasferitosi dalla città di Foggia a Napoli, frequentò il quartiere americano, in particolare il Club Uso (United States Organization) di Calata San Marco che vide in lui passione e talento e gli permise le prime performance pubbliche facendolo suonare ogni sera davanti ai militari della Nato.

Prima di arrivare alla Rai, gli inizi come “selezionatore di dischi di musica leggera”, poi l’incontro con Gianni Boncompagni con il quale inizia importanti collaborazioni come la trasmissione radiofonica Alto Gradimento. Il debutto in tv arriva nel 1969 con la trasmissione Speciale per voi, un programma musicale che testimonia fedelmente il clima di confronto e contestazione dell’epoca e che vede la nascita del primo talk-show della televisione italiana, seguiranno poi altre importanti trasmissioni come Domenica in e nel 1985 non si può non menzionare Quelli della notte he inaugura la “seconda serata”.

Tra un successo televisivo e l’altro, che lo vede collaborare con personaggi della tv e della musica del calibro di Roberto Benigni e Lucio Dalla, Arbore non abbandona la sua prima passione, così anche la carriera musicale decolla parallelamente con grandi successi italiani ed internazionali fino ad arrivare al 1991, quando fondò l’Orchestra Italiana con quindici grandi solisti per valorizzare la canzone napoletana classica restituendo dignità, tra l’altro, al mandolino, uno strumento che lui definisce «magico, con un suono unico e che non aveva avuto prima di allora la fortuna che meritava».

Con l’orchestra si era posto l’obiettivo di far conoscere la musica italiana e napoletana nel mondo, dando nuova vita ai brani con arrangiamenti originali (ad esempio l’emozionante Reginella diventa un walzer), obiettivo ben riuscito visti i sold out in tutti i loro tour mondiali.
In quanto foggiani molto orgogliosi ci ha resi il ruolo assegnatogli come Presidente di Umbria Jazz e successivamente, con l’entusiasmo fanciullesco che lo contraddistingue, nel 2002 fondò una nuova band la Renzo Arbore e i suoi Swing Maniacs. Resta però attiva l’Orchestra Italiana, assieme alla quale continua ad esibirsi per vari eventi alternandosi con la neonata band, senza farsi mancare mai nuove iniziative e nuovi progetti che lo accompagnano quotidianamente, perché come dice: «la mia Passione è la Musica, in ogni suo aspetto e genere, ogni giorno ascolto musica, è lei che mi fa vivere e lei mi dà la forza per sperimentare nuove idee».



Questo incontro presenta l’evento musicale organizzato dallo stesso, “Renzo Arbore & friends” che vede ospiti tra i migliori cantanti e musicisti jazz del panorama musicale contemporaneo che si terrà questa sera alle ore 22:00 a piazza Cavour. Il medimex prosegue con altri appuntamenti del 12 aprile tra i quali ricordiamo l’Incontro d’autore con Noemi alle 18:00 (Palazzo della Dogana).

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO