Girovagando sul web, mi ha colpito una curiosità: il primo racconto che fa menzione e immagina Internet è del 1946 ed è stato scritto da Murray Leinster. Cercando di reperire questo racconto, mi sono imbattuto in una raccolta ormai (purtroppo) fuori catalogo. Pseudonimo di William Fitzgerald Jenkins, Leinster è stato uno dei precursori della letteratura di fantascienza americana. Per molto tempo genere di nicchia, la fantascienza in passato ha trovato spazio solo sulle riviste e per questo la forma del racconto è spesso la più diffusa tra gli autori di inizio ‘900. La scrittura di Leinster è davvero ottima, la costruzione delle storie è un viaggio all’interno dell’animo umano più che verso lo spazio profondo. Ne vengono fuori racconti di un’attualità sconvolgente. Ne “Un logico di nome Joe”, la storia che mi ha fatto conoscere questo libro, lo sviluppo del tema etico sulla condivisione dei dati personali è attuale in maniera sconvolgente. Mi auguro che il libro venga presto ripubblicato!



 
Se fosse cibo:
Un vino d’annata: più invecchia e più è gustoso!
Racchiuso in una frase:
Potreste dire che ho salvato la civiltà e non sareste lontani dal vero. So che non mi arrischierò a rimettere di nuovo Joe in funzione. Non certo mentre Laurine è ancora in vita. E anche per altre ragioni. Con tutti gli svitati che vogliono cambiare il mondo secondo il loro modo di pensare, e quelli che vogliono far fuori delle persone, e in generale risolvere i loro problemi… eh sì! E’ brutto avere dei problemi, ma io penso che sia meglio non svegliare i problemi che dormono  (p. 251)
Edizione utilizzata:
Murray LEINSTER,  Lo strano caso di John Kingman, Mondadori, Milano 1990
Dove trovare il libro:
Il libro è fuori catalogo. Io l’ho trovato su www.ebay.it ma è abbastanza facilmente reperibile nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.itwww.abebooks.it).



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