Dalla data della sua inaugurazione (27 aprile 2017) ad oggi, sono pochissimi i reperti archeologici che sono stati messi in mostra nelle teche del Museo Civico di Ordona. Eppure gli annessi laboratori sono sempre stati base logistica per studi e campagne di scavo di ogni tipo, avvenute nei pressi del magnifico e ancora inesplorato sito archeologico di Herdonia.


Tra questi, gli studi più importanti sono stati quelli iniziati nei primi mesi del 2018 lungo la tratta ferroviaria Foggia – Potenza, su cui RFI stava predisponendo dei lavori di riqualificazione della rete viaria dei treni. Due le zone individuate: la prima quella relativa al cavalcavia in agro d’Ordona e la seconda in agro di Candela. Durante questi lavori sono emerse delle straordinarie rilevanze archeologiche, risalenti al VII – VI – V secolo, che in parte saranno esposte all’interno della mostra “Pagine di Terra” in programma dal 4 luglio 2019 proprio nella struttura di Via Soldato Pasculli.

“Per la prima volta ad Ordona” – dichiara l’assessore ai beni culturali, Francesco Papagno – “saranno esposti e resi visibili al pubblico dei reperti rinvenuti sul territorio comunale. Come amministrazione comunale abbiamo subito stretto dei rapporti collaborativi con Italferr che ha finanziato questo lavoro di recupero attraverso una meticolosa attività di archeologica preventiva condotta materialmente da Tethys, sotto l’occhio vigile della Sovrintendenza. Siamo felici che, in questo modo, finalmente il Museo potrà raccontare una parte del grande splendore che la nostra terra ha da offrire”.

All’interno di questa mostra, il cui allestimento è stato curato dallo studio 3AF, saranno visibili tre teche con altrettanti contesti funerari. Rilevante risulta un ornamento tombale appartenuto ad una donna, all’interno del quale spicca un collare a girocollo in lamina d’argento. Nella seconda teca, invece, sarà presente una tomba appartenuta a due individui, con un ricco corredo di accompagno composto da ben 11 vasi. Nella terza teca, infine, sono collocati diversi elementi che, seppur frammentari, risultano particolarmente significativi per i contesti di pertinenza. Ha destato curiosità, infatti, una decorazione emersa su una parte in ceramica, decorazione che riprende il tema dei Grifoni, di cui vi è il massimo esempio esposto ad Ascoli Satriano.



La serata in cui tutto questo sarà reso accessibile al pubblico, vedrà l’intervento delle autorità e, per concludere, l’intrattenimento a cura dell’Herdonia Jazz Quartet, composto da Michele Carrabba, Pasquale Petrone, Nicola Scagliozzi e Gianluca Di Corato. Ma non finiscono qui le novità per il Museo Civico “Herma” di Ordona. Il Museo Archeologico Nazionale di Canosa, ottemperando alle ripetute richieste dell’amministrazione ordonese, ha acconsentito all’invio al Museo ordonese del corredo funerario e dello scudo in oro che erano conservati negli scantinati del polo canosino. Rinvenuti ad Ordona durante uno scavo privato, sono già stati restaurati con i fondi dell’eolico e adesso potranno tornare nel luogo dove sono stati rinvenuti, al fine di poter essere studiati, contestualizzati ed esposti.

 

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