TROIA – Le associazioni Anspi Elpis, G.A.Li.V. – Fabbrica della Pace, Idee in movimento, Italia Nostra Sezione di Troia, Pro Loco Troia e Salute e Territorio hanno promosso una petizione per contrastare la creazione dell’impianto di energia elettrica da fonte eolica denominato “parco eolico Montaratro” e per chiedere provvedimenti normativi volti a porre dei limiti al numero e alla potenza delle installazioni di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, nell’ottica di una pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori.


Il parco eolico “Montaratro” è stato presentato l’11 giugno u.s. al Ministero dell’Ambiente e consiste di 23 aereogeneratori disseminati nei comuni di Biccari, Lucera e Troia. La potenza complessiva è di 121,9 MW (5,3MW ad aereogeneratore) con una produzione annua stimata intorno ai 352 GWh. La petizione rivolta al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al Presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, al Sindaco di Troia Leonardo Cavalieri, al Sindaco di Lucera Antonio Tutolo e al Sindaco di Biccari Gianfilippo Mignogna prende corpo dalla presa di coscienza da parte della Cittadinanza dell’insostenibilità del modello dell’ “eolico selvaggio”.

Tutti siamo convinti della necessità di sviluppare le energie da fonti rinnovabili, ma siamo altrettanto convinti che la mancanza di programmazione del territorio abbia creato una situazione non più sostenibile per la Città di Troia e per tutto il territorio della Provincia di Foggia. Facendo seguito alla delibera di Consiglio Comunale n. 48 del 31/10/2018 in cui il Comune di Troia ha chiesto alla Regione Puglia il riconoscimento di “Comune saturo” in quanto l’energia degli impianti installati nel territorio comunale supera di ben dieci volte la media regionale, il gruppo di Associazioni chiede che venga bloccato il progetto del parco eolico di Montaratro e che i destinatari della petizione si impegnino con provvedimenti normativi affinché non ci siano altri progetti di eolico selvaggio ma si dedichino ad una strategia di sviluppo del territorio.

I Presidenti di
Anspi Elpis, G.A.L.I.V. – Fabbrica della Pace, Idee in movimento,
Italia Nostra Sezione di Troia, Pro Loco Troia e Salute e Territorio



2 COMMENTI

  1. Vi è una notevole dose di ipocrisia nei firmatari del comunicato stampa. La produzione di energia rinnovabile ha carattere di generalità. Di carattere localistico, nel problema sollevato, vi è il come e il dove si produce e principalmente chi ne ottiene i benefici. I primi beneficiari dovrebbero essere i territori e le persone che vi insistono. Invece, si produce energia, e come fu fatto per il metano, la intubano e se la portano via. La società umana vive di energia, è essa che produce progresso e crescita: Allora se si vuole fare una battaglia coerente con il rispetto dell’ambiente naturale, contro l’energia fossile e per lo sviluppo dei territori e delle persone che ci vivono, bisogna trovare il modo che i benefici maggiori restino in loco. Non contrastare, nascondendosi dietro a luoghi comuni. Antonio Corbo

  2. Gentilissimo Signor Corbo, altro che luoghi comuni… i numeri ufficiali ci dicono che l’eolico nel Comune di Troia è 10 volte superiore alla media regionale (a tal proposito le suggerisco questa lettura: https://ilmegafono.eu/2019/07/10/italia-nostra-troia-contraria-ad-un-parco-eolico-sui-monti-dauni-partita-la-petizione-popolare/ ).
    Quello che chiediamo è che l’impianto non venga realizzato perché nel territorio non lascia nulla, se non 23 pale eoliche in più. Chiediamo alle istituzioni di cambiare il modello di sviluppo del Territorio, anche in rapporto ai numerosissimi impianti eolici presenti sul territorio.
    Per lei si chiama ipocrisia, per noi si chiama stanchezza di essere trattati come in terzo mondo.
    La saluto cordialmente, Luigi Rauseo Presidente Italia Nostra Sezione di Troia.

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