Riproponendosi lo stesso scopo delle scorse edizioni il New Born Rock Festival ritorna con la sua terza edizione, con la promozione della musica emergente e delle band locali, abbracciando non solo la provincia di Foggia ma anche quelle di Bari e Lecce. Prossimo 10 Agosto, quindi, all’esterno della location del KmSclero di Stornarella con il quale continua la collaborazione nata un anno fa mirata a costruire una sensibilità nei riguardi della cultura della musica e dell’arte. La scorsa edizione, la “winter edition” 2018 del New Born Rock Festival si è tenuta il 28 dicembre sempre presso il KmSclero, ed è stato proprio il risultato di quest’ultima edizione a spingere gli organizzatori a continuare con il Festival, nutrendosi di nuova linfa vitale per far crescere quest’ultimo.



“L’evento resta e resterà sempre un luogo dove gli artisti emergenti potranno dire la loro ed esprimersi con spontaneità” – affermano dal comitato organizzatore del Festival. “Ama la musica emergente, ama gli artisti sconosciuti. Loro e le loro opere non sono altro che il riflesso più veriterio della vita di tutti i giorni, quella che viviamo tutti noi esseri ‘comuni mortali’, e probabilmente anche  le fondamenta di quello che ascolteremo in radio tra una decina di anni, sono la prossima generazione musicale, sono le basi delle prossime mode, il primo tessuto dei prossimi movimenti giovanili. Tutti sono passati da questo step. Magari tra questi c’è un Hendrix e nessuno se ne accorge fino a quando non comincia a dirlo la tv.”

Inoltre nell’aria c’è odore di grossi cambiamenti, poichè per il prossimo anno c’è l’intenzione di portare il festival ad un livello differente tentando di inserire band emergenti provenienti da tutta l’ Europa, qualcosa si sta già muovendo. Infatti già in questa edizione uno degli artisti che si esibirà al New Born è un cantautore di origini leccesi che presenterà alcuni brani in lingua polacca. Ripromettendosi inoltre di abbracciare, nelle prossime edizioni, temi di un certo spessore sociale, come ad esempio quello della sostenibilità ambientale, che ci sta molto a cuore, cercando di trovare, nel nostro piccolo, una via per sensibilizzare all’argomento.

Anche quest’anno il nostro media patner sarà il “Megafono dei 5 Reali Siti” di Francesco Gasbarro che darà forma al Festival conducendo la serata.  Ecco le band scelte per questo New Born 2019: Gli A’ Rebours di Orta Nova, già apparsi nella scorsa edizione del festival apriranno le danze, a seguire in ordine non cronologico

 

Skalvo E.C.P.F.S. (Salvatore Bernardi E chi più fa schifo): Skalvo, nasce, cresce e ignora in quel di Lecce, cantautore di dubbio genere supportato dalla band E.C.P.F.S. di dubbia esistenza. Non c’è traccia di esperienze passate e probabilmente non ci saranno tracce in futuro. Tutto ciò che la band fa è suonare, cantare. Suonano per il gusto di suonare ed esprimersi, ogni anno c’è qualcuno che deve assumersi questo onere al New Born Rock Festival,  in questo caso saranno loro ad incarnare lo spirito del festival.

Cordamara: è un Trio Alternative Rock nato nel Gennaio 2017 con influenze punk/prog/stoner e alternative sound. Testi malinconici e musiche acide vengono suonate con rabbia ed energia. La band è a lavoro sul primo ep che uscirà questa estate e conterrà quattro brani. È appena uscito il primo singolo”King Kong” che parla di immigrazione e paura.



Sound’s Borderline: I Sound’s Borderline, che si esibiranno al Cinzella festival quest’anno, uno dei festival rock più importanti della Puglia, sullo stesso palco degli Afterhours e dei Marlene Kuntz, nascono come un progetto stoner rock/ dirty rock, con influenze blues rock e hard rock, nati con il bisogno di volersi far sentire anche a costo di gridare a squarcia gola. Nascono a Fasano nel lontano 2015, subendo nel corso degli anni qualche variazione dei componenti. Ma cosa sono i Sound’s Borderline? Testi pungenti, concisi, a volte solo strambi (per alcuni) e sonorità particolari ed incalzanti.

Veridia: è un progetto che cerca di esprimersi attraverso i 3 punti cardine nei quali la musica trova la sua totale pienezza: ritmo, melodia e linguaggio. E lo fa servendosi di Mimmo Coletta, Paolo Storelli e Valeriano Castelgrande. Non si pone limiti, l’unico dogma è esprimersi nella maniera più veritiera possibile usufruendo della musica come mezzo.

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