E’ l’unica testimonianza storica, a livello architettonico, presente nel Comune di Orta Nova eppure – così come si può notare dalle foto – cede lentamente ad un degrado inesorabile. Il Palazzo Ex Gesuitico, cuore pulsante della cittadina dei Reali Siti, è sempre più esposto all’usura, sia a livello di intonaci che si staccano, che per ciò che riguarda le annose infiltrazioni di acqua, visibili dai locali interni. Il Palazzo del XVII secolo, dove l’ordine monastico dei Gesuiti aveva posto il proprio presidio, sorto sulle rovine del castrum di Federico II, oggi appare seriamente compromesso dalle intemperie, dal vandalismo e dalle continue pallonate dei ragazzini che sono soliti intrattenersi con le famiglie nella piazza prospiciente.


Negli ultimi tre anni, dopo la consegna del nuovo piazzale, l’area è divenuta il salotto estivo degli ortesi che qui si intrattengono con bambini a seguito, anche a causa della quasi totale assenza di spazi di svago e di gioco (quantomeno prima della riapertura della villa comunale). Questo ha determinato uno stato di usura preoccupante, considerando il valore architettonico del Palazzo storico ortese. Nella piazza dove vengono organizzati gli eventi di rilievo più importanti del Comune dei Reali Siti, inoltre è carente anche la presenza di telecamere e il loro collegamento ad una centrale di controllo funzionante.

Inoltre da diverso tempo sono state asportate le manichette antincendio per eventuali emergenze e questo rende ancor più complicato adeguarsi alle normative di sicurezza in caso di eventi pubblici. Inoltre le grondaie di scolo delle acque piovane sono fortemente compromesse e questo crea dei ristagni di acqua sulle mura esterne dell’edificio. A rendere ancora più sconfortante la situazione vi è la fontana scenica che non è in funzione, così come era previsto dal progetto iniziale.

Eppure il Palazzo Ex Gesuitico, per ciò che riguarda l’ala centrale, è stato di recente oggetto di lavori di riqualificazione. Un progetto, nato nel 2011 e reso esecutivo dal 2014 in poi, che ha previsto lo stanziamento di € 1.240.000 rivenienti dai fondi del Piano Integrato di Sviluppo Territoriale (PO FESR 2007-2013) e girati al Comune dalla Regione Puglia. Oggi il palazzo ospita la Biblioteca Comunale, diversi uffici di cooperative, progetti a bando e servizi per i cittadini, ma la struttura non è più così accogliente come lo era dopo la consegna avvenuta nel 2016.



Risultano compromessi, infatti, anche alcuni elementi architettonici come le cornici esterne ai finestroni. Elementi che grondano di storia visto che negli anni il Palazzo è stato il centro della vita sociale e politica della città, con il passaggio documentato di grandi personaggi, come ad esempio Giuseppe Di Vittorio. Mentre si studia il modo per candidare la riqualificazione della seconda parte dell’edificio a programmazioni di valorizzazione regionali ed europei, l’ala centrale perde valore, abbandonata al proprio destino. Anche i cittadini se ne sono accorti e continuano ad inviare le loro segnalazioni, anche presso la nostra redazione:

“Forse era meglio prima, quando l’area non era pedonalizzata” – scrive un cittadino a Il Megafono – “adesso con la strada chiusa e il palazzo ristrutturato si lascia azione ad atti di vandalismo e agli incolpevoli bambini, che non sanno dove giocare. Tutto questo avviene a telecamere spente, cosicché chi rompe, come al solito, non paga mai”.

1 COMMENTO

  1. Sono un ex cittadino di orta nova e la storia insita dalle rovine del castello ad opera di d’angio a tutt’oggi purtroppo segno di un costumo sociale che non csmbia e non vuole cambiare quelle radici che hanno sempre contradfistinto orta dal resto dei reali siti e la colpa e’ da ricercare proprio nella mancata civilizzazione causa del degrado sociale nonostante l’opera fattiva degli amm.ri locali…auguro che orta possa cambiare quelle radicalsane.Antonio basso da ancona…

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