La questione abitativa unisce nelle difficoltà tanti centri della provincia di Foggia. In modo particolare, soluzioni mai definitive e carente manutenzione degli stabili sono le preoccupazioni più grandi per tante famiglie, dalla città capoluogo ai centri più piccoli. Tante sono le difficoltà registrate anche nei Comuni dei Cinque Reali Siti.


Ad Orta Nova, nello specifico in Piazza Mario Frasca, vi sono 16 alloggi di edilizia residenziale pubblica che, nonostante siano stati ultimati da diversi anni, non sono ancora stati assegnati agli aventi diritto individuati da un’apposita graduatoria comunale. La situazione di impasse continua a causa di una vertenza amministrativa che ha avuto inizio dopo che 23 richiedenti esclusi dalla graduatoria hanno fatto ricorso per sovvertire l’esito della stessa. In attesa che il TAR si esprima in merito, gli edifici restano esposti a furti e atti vandalici che negli anni non sono mai mancati. Di questo abbiamo chiesto conto all’assessore ai servizi sociali del Comune di Orta Nova, Dora Pelullo che ha risposto come segue:

“Il ritardo è dovuto ad un ricorso in atto, per il quale stiamo attendendo anche noi l’esito” – afferma a Il Megafono, l’assessore. “I ricorsi non sono pochi, arrivano da 23 famiglie. Purtroppo in virtù di questo non possiamo dire con precisione quando si sbloccherà la situazione, ma in questi giorni ci stiamo occupando anche di questa questione”.

Nella vicina Carapelle, invece, sempre in relazione all’emergenza abitativa, tiene banco lo stato di pericolosità in cui versano gli edifici popolari di Corso del Mezzogiorno, la cui titolarità spetta ad ARCA Capitanata, Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare. Negli scorsi giorni i residenti hanno condiviso sui social le immagini dello stabile malconcio, con pezzi di intonaci che si staccano ed evidenti problematiche dal punto di vista strutturale. Il sindaco di Carapelle Umberto Di Michele, contattato dalla nostra redazione, ha affermato di essersi interessato della vicenda ancora prima di essere eletto:


“Abbiamo inviato tante PEC all’ARCA corredate da relazioni sul pericolo esistente redatte dalla polizia locale e dai vigili del fuoco. Io personalmente – afferma il sindaco – ho fatto una riunione nella abitazione di Mascia, con i residenti in quella palazzina, per avere la disponibilità degli stessi a lasciare gli immobili, per il periodo necessario alla ristrutturazione. Anche questo è stato comunicato all’Arca. Purtroppo, ad oggi, l’Arca non ha provveduto ad eseguire gli interventi necessari. In settimana scriverò anche al Prefetto. Ribadisco che quell’immobile è di proprietà dell’Arca ed il Comune non ha nessun potere per intervenire”.

Al netto di mancate assegnazioni e scarsa manutenzione degli edifici già assegnati, resta una problematica ancora più grave, ovvero l’impossibilità di raggiungere quei nuclei familiari “invisibili” alla legge e ai parametri per le richieste, che sono le situazioni più esposte all’emergenza abitativa. Nel vasto territorio dei Cinque Reali Siti mancano delle politiche sociali che possano garantire il diritto alla casa alle persone meno abbienti che, in vista dell’arrivo delle stagioni più fredde, saranno costrette a dormire per strada, con tutti i pericoli che questo comporta.

 

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