Ormai la messa in liquidazione della SIA è cosa certa. Durante l’ultima riunione dei sindaci del Consorzio proprietario dell’azienda cerignolana dei rifiuti è emersa la volontà trasversale di individuare un unico gestore per ciò che riguarda il servizio di raccolta e di conferimento in discarica per conto dei centri dei Cinque Reali Siti e di Cerignola, seguendo le richieste già avanzate dai lavoratori dell’azienda.


La trattativa sarà lunga e complessa, sia per ciò che riguarda l’individuazione di questo nuovo soggetto gestore del servizio, che per ciò che concerne il reintrego delle oltre 200 unità lavoratorive e l’avvio della raccolta differenziata nei centri ancora sprovvisti. Tutto questo processo potrebbe comportare tempi dilatati e ulteriori costi (da addebbitare sulle imposte, come prevede la legge). Al netto di ciò, le opposizioni interne ai sei comuni stanno alzando la voce per essere maggiormente coinvolte in questa delicata fase di concertazione.




A Carapelle, la minoranza targata “Futura”, da mesi richiede al sindaco Umberto Di Michele, la convocazione di un consiglio monotematico sulla vicenda SIA. “A seguito delle ripetute richieste sempre disattese riguardanti la gestione della SIA – scrivono i consiglieri d’opposizione sulla pagina Facebook – Carapelle Futura ha inviato una richiesta ufficiale alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Anche a Stornarella la minoranza di “Alleanza Democratica” chiede un consiglio monotematico a Massimo Colia, rilevando – nella missiva inoltrata al Comune – “che il sindaco di Stornarella, nonostante tutto, ha avviato le campagne informative sulla raccolta differenziata porta a porta, ravvisando una scarsa contezza della situazione”.

Stesso clima di incertezza ad Orta Nova dove la distribuzione dei mastelli per la differenziata è stato interrotto e pare che il Comune possa farsene carico di tasca propria, senza coinvolgere più la SIA che va verso il fallimento. In questa impasse totale l’unico comune denominatore pare essere proprio l’incertezza e il timore per il futuro.

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