Continua la trattativa per far entrare AMIU Trani nella gestione degli impianti e del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti dell’ARO Fg/4 che prima era garantito dalla SIA, attualmente in liquidazione. La candidatura della partecipata tranese ha generato un certo malcontento nelle opposizioni all’interno del Consiglio Comunale del centro della BAT, tanto che il sindaco Amedeo Bottaro è intervenuto in assise per spiegare che allo stato dell’arte si tratta soltanto di una fase esplorativa dovuta al fatto che l’azienda sia l’unica ad avere i requisiti per fare da stampella alla SIA.


Questa discussione ha fatto sì che filtrasse un certo pessimismo nei confronti dell’esito della trattativa, mediata da Ager e dal commissario Gianfranco Grandaliano. Da Cerignola, le opposizioni targate PD, hanno parlato di un possibile disimpegno di AMIU Trani, sulla scorta delle notizie che giungono direttamente dagli amministratori.

“Pur consapevole delle enormi problematiche ereditate dalla fallimentare gestione amministrativa del decaduto sindaco Metta nella sua qualità di presidente del Consorzio, il PD ritiene che sia urgente, prima delle imminenti festività natalizie, che la Commissione Prefettizia insediatasi in Cerignola individui, insieme agli uffici regionali AGER, percorsi alternativi di risoluzione. È indispensabile – sottolinea il PD di Cerignola – che tali percorsi privilegino una gestione pubblica del servizio, in modo da scongiurare affidamenti precari e provvisori e, di conseguenza, evitare l’insorgenza di emergenze ambientali che avrebbero possibili e preoccupanti ricadute occupazionali”.



“Il PD di Cerignola ha più volte ribadito che la salvaguardia dei posti di lavoro è l’obiettivo primario della propria azione politica e continuerà ad esserlo fino a quando l’emergenza occupazionale che coinvolge i lavoratori ex SIA non sarà definitivamente risolta. Ciò che occorre scongiurare a qualsiasi costo – conclude la nota del Partito Democratico – è la cessione di rami d’azienda che andrebbe a ripercuotersi inevitabilmente sui lavoratori e sulla qualità del servizio. Una qualità del servizio che era la principale caratteristica di SIA prima della scellerata gestione dell’ex Presidente del Consorzio e decaduto sindaco Metta, il quale pare tutt’altro che intenzionato ad assumersi le proprie responsabilità davanti alla comunità per il disastro compiuto”.

Nel frattempo la situazione che riguarda la mera organizzazione degli ormai ex lavoratori della SIA si fa sempre più complicata. Dopo che i sei Comuni (cinque Reali Siti e Cerignola) hanno dovuto accollarsi singolarmente le spese per il trasporto dei rifiuti, in ultimo è stato necessario attingere ancora ai fondi delle casse comunali per assicurare il rifornimento di gasolio ai mezzi per la raccolta, in vista delle festività che, com’è risaputo, sono un periodo in cui si produce un maggior numero di rifiuti.

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