La città di Foggia ripiomba nella paura, a causa di una serie di eventi malavitosi che hanno fatto scomparire in fretta il clima natalizio. Il 2020 nella città capoluogo della Capitanata, infatti, è iniziato nella maniera peggiore possibile, con due atti incendiari nella notte di San Silvestro, un omicidio di chiara matrice mafiosa e l’ultimo attacco dinamitardo avvenuto la scorsa notte in Via Alfonso D’Aragona.


Erano da poco passate le 20:00 quando un potente ordigno rudimentale è esploso sotto un’auto di proprietà del responsabile del personale di un RSSA di Foggia, già in passato colpita da tentativi di estorsione denunciati e accertati nell’ambito dell’operazione “Decima Azione”, tramite la quale fu decapitata la batteria mafiosa “Moretti-Pellegrino-Lanza”. Il boato ha distrutto almeno quattro macchine in strada, ha divelto le finestre delle abitazioni e ha spaventato tanti residenti della zona che a quell’ora si apprestavano a cenare. Salvi per miracolo una coppia con un neonato, allontanatasi poco prima della deflagrazione.

Soltanto poche ore prima, sempre a Foggia, si era consumato il primo omicidio del 2020 in Italia. Su Viale Candelaro, i conducenti di una moto hanno affiancato un’auto e hanno iniziato ad esplodere dei colpi di pistola verso l’abitacolo. L’esecuzione, in pieno stile mafioso, è costata la vita all’imprenditore Roberto D’Angelo, piccolo rivenditore d’auto della zona. Adesso si cercano i responsabili e il movente dell’omicidio, con gli amici e i parenti del 53enne che sono stati ascoltati sin dalle prime ore successive al fatto di sangue, per ottenere quante più informazioni possibili.

A questi due gravi avvenimenti di cronaca si aggiungono gli attentati dinamitardi avvenuti nella notte di San Silvestro, a danno di due esercizi commerciali della città di Foggia. In ragione di un clima divenuto ancor più complesso del solito, il Prefetto Raffaele Grassi ha subito convocato due tavoli di sicurezza per coordinare l’operato delle forze dell’ordine attive sul territorio di Capitanata. Tante sono state anche le reazioni della politica, delle associazioni e dei cittadini.



“L’inizio del 2020 ci ha nuovamente consegnato un clima di paura” – afferma il sindaco di Foggia, Franco Landella. “La criminalità ha rialzato la testa e il livello delle sue intimidazioni. Foggia non può cedere a queste minacce e alla violenza di questi parassiti che pensano di poter condizionare la vita della nostra comunità. Agli imprenditori vittime degli attentati dinamitardi di questi giorni formulo la mia più completa e totale solidarietà, personale ed istituzionale. Ora che il terrore rischia di prendere il sopravvento Foggia non deve arretrare di un solo millimetro, continuando ad avere fiducia nello Stato, che ha già dimostrato di saper mettere all’angolo la delinquenza comune e la criminalità organizzata. Ciascuno di noi oggi è chiamato a proteggere Foggia, coltivando ed affermando il principio di legalità in tutti gli ambiti della vita pubblica e privata, a partire dalle giovani generazioni. Le istituzioni – continua il primo cittadino – continueranno ad essere accanto allo Stato in questa battaglia, confermando tutta la collaborazione ed il sostegno alle azioni che saranno necessarie, a cominciare da un incremento di mezzi e uomini per il lavoro delle Forze dell’Ordine e della Magistratura e dalla nascita della DIA a Foggia, di cui avvertiamo una urgenza non più differibile. Quella minoranza che vuole intrappolare la città, tarpando le ali al suo sviluppo e alla sua crescita, non vincerà”.

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