La questione è rimasta irrisolta per anni, ma in seguito all’insediamento della nuova amministrazione comunale ad Orta Nova è tornata di pubblico interesse. Si tratta dello stato di conservazione del monumento dei caduti che insiste sulla piazzetta Sant’Antonio in Corso Umberto I/Piazza Pietro Nenni. Al di là del fatto che il sacrario sia ricettacolo di rifiuti di ogni tipo, fa discutere il fatto che le macchine possano parcheggiare liberamente nella zona antistante alla cancellata.


A denunciare questa problematica è stato il presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, Saverio Pandiscia, da tempo interessato al decoro nei pressi del mausoleo scultoreo. “Facciamo sempre un passo indietro” – afferma a Il Megafono, Pandiscia. “Un tempo nella zona antistante al monumento vi erano delle catene che non permettevano alle auto di parcheggiare, ma sono state rimosse da oltre un decennio. Adesso ci sono anche le strisce blu per segnare il posto dove parcheggiare. Il nostro paese non e’ paragonabile a una masseria – conclude amaramente Pandiscia – ma a un podere abbandonato…”.

Lo stesso Pandiscia, impegnato nella memoria storica collettiva, da anni propone la rotazione della scultura in modo che possa rivolgersi nella direzione di Corso Umberto I, uno degli ingressi principali della città, ed ovviare così anche alla problematica relativa all’interdizione dei parcheggi. Nonostante il progetto sia rientrato in un piano di compensazioni con una ditta privata, ad oggi non si sa ancora se sarà cantierizzato. Nel frattempo le auto continuano a parcheggiare a pochi centimetri dal sacrario che ricorda tutti i caduti in nome della Patria.



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