E’ iniziato un altro weekend di esodo dalle località del Nord a quelle del Sud Italia. L’allarme è stato lanciato ancora una volta dal Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo che nelle ultime ore i treni sono stati ancora una volta presi d’assalto. Oltre 1500 persone sono letteralmente fuggite dalle zone più colpite dal Covid-19 per tornare in Puglia e portare con loro un pericolo non immediatamente riscontrabile.

Con gli ultimi arrivi sale quasi a 15.000 il numero dei rimpatri nelle ultime settimane, proprio mentre l’intera Italia si ferma per contenere il contagio. In sostanza è come se un grande Comune del settentrione si fosse trasferito nel meridione esponendo il sud ad un’alta possibilità di propagazione.

Il primo controllo è stato effettuato in partenza dove i viaggiatori hanno dovuto esibire delle autocertificazioni con delle dichiarazioni di necessità, così come prescritto dagli ultimi DPCM. All’arrivo, nelle stazioni pugliesi, sono passati da un check-out a cura della Polizia Ferroviaria che ha controllato le temperature, censito gli arrivi e richiesto ulteriori spiegazioni. Da questi dati, i sindaci dei Comuni capoluogo della Puglia hanno tratto i loro bilanci sui ritorni.

“Questa notte – afferma il sindaco Franco Landella – sono arrivate a Foggia dal Nord 17 persone, tutte certificate e controllate. A loro l’obbligo di restare in quarantena per 14 giorni, per tutti il dovere di restare a casa. Andrà tutto bene, tutti insieme ce la faremo ma bisogna rispettare le restrizioni”. Subito dopo è stata ufficializzata la notizia dello stop ai treni notturni per agevolare i controlli e fermare gli incauti spostamenti.

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