Ancora un atto intimidatorio ai danni della famiglia Vigilante. Alle ore 14.50 di oggi è esploso un ordigno davanti alla sede del centro per anziani “Il sorriso di Stefano”, in via Vincenzo Acquaviva, a Foggia.

A causa della potente deflagrazione la sede della struttura ha subito ancora una volta dei danni, dopo l’altra esplosione verificatasi nella notte tra il 15 e il 16 gennaio scorso. Cristian Vigilante, responsabile delle risorse umane presso il gruppo che ne è proprietario e testimone nel processo “Decima Azione” contro la mafia foggiana, sempre a gennaio, aveva subito un grave atto intimidatorio ai danni della sua autovettura.

Quest’ultimo attentato dimostra che a Foggia il Coronavirus di certo non ferma la mano criminale della mafia locale. Soltanto nella giornata di ieri la Capitanata intera aveva ricordato la figura di Francesco Marcone, vittima di mafia, il cui omicidio non ha ancora dei colpevoli.

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