Amir Hlili ha 19 anni. E’ un ragazzo figlio di immigrati, e da pochi giorni è un cittadino della Repubblica Italiana. E’ nato in Italia nel 2001 e vive a Troia, nella frazione di Giardinetto, con la sua famiglia. La cittadinanza gli è stata riconosciuta dopo aver raggiunto la maggiore età.

Esattamente dopo un anno dal compimento, perché tra lui e l’agognato riconoscimento si è infilata anche la burocrazia che lo ha messo a dura prova nella ricerca di certificati di nascita, di residenza, di frequenza scolastica. Così, nei giorni scorsi, nella Casa comunale di Troia, a Palazzo d’Avalos, il sindaco, Leonardo Cavalieri, con una breve cerimonia, gli ha conferito la cittadinanza italiana. Amir ha giurato fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione “Mi sono sempre sentito italiano – afferma Amir – anche se mai dimenticherò le mie origini. Sempre sarò orgoglioso del mio nome straniero, unico. Ma l’Italia che tanto ha dato alla mia famiglia è il mio Paese”.

“La cittadinanza ad Amir è il riconoscimento di un diritto” afferma il sindaco, Leonardo Cavalieri “Per Troia, terra di pellegrinaggi, di comunità storicamente aperta, assume una doppia valenza: quella della solidarietà, dell’accoglienza e quella dell’integrazione. Amir con la sua famiglia è parte integrante della nostra comunità. Ma non dobbiamo mai dimenticare che la sua è la storia dei migranti di ogni tempo: di gente in fuga da Paesi in guerra, in difficoltà economiche, sociali, politiche. E’ la storia che ognuno di noi potrebbe trovarsi un giorno a dover raccontare. E questo, è uno straordinario percorso di integrazione e contaminazione di culture. Una storia bella in un tempo drammatico”.

Comunicato Stampa
GAL Meridaunia

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