Vito saluta sua moglie Paola, che esce per andare al lavoro: non sa che quel giorno Paola, psichiatra nel quartiere Libertà a Bari, sarà uccisa da un suo paziente. Per superare il lutto, Vito si immerge nella lettura e grazie ad essa riesce a ricostruire il suo rapporto con l’umanità e con se stesso. Portare la vita in salvo non racconta tanto la storia di Paola quanto della sua mancanza, di una quotidianità tragicamente spezzata all’improvviso. In questa esperienza, Vito sperimenta la resilienza, cioè la capacità di affrontare e riemergere da un periodo traumatico. I libri, suoi compagni di viaggio i libri, con le loro parole, fanno comprendere a Vito che non è solo. Un’opera intensa, toccante, che entra nel cuore con delicatezza ma lo esplora con una forza prorompente.

Se fosse cibo:
Focaccia al rosmarino: semplice, nutriente, resiliente.

Racchiuso in una frase:
Come quando ho perso il portafoglio e all’inizio pensavo di aver smarrito solo i soldi, il bancomat, il badge, e poi col passare del tempo mi sono accorto che c’erano un mucchio di cose lì dentro ed è durato mesi lo stillicidio di quello che non riuscirò a riavere indietro. Così è con lei. Non finisco mai di scoprire quello che ho perso. Il suo sguardo soprattutto. C’era in ogni cosa che pensavo e svolgevo. Era rassicurante, mi aiutava, credeva in me, e io mi appoggiavo. Solo dopo mi sono accorto che a lei era dedicata la mia vita. Senza la sua testimonianza ho perso il senso delle cose che prima erano condivise. (p. 94)

Edizione utilizzata:
Vito CALABRESE, Portare la vita in salvo, La meridiana, Molfetta 2016

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (ibs.it, unilibro.it, hoepli.it) e, sia in ebook che in cartaceo, sul sito della casa editrice https://www.lameridiana.it/

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