Nella giornata di ieri è stata pubblicata l’ordinanza della Regione Puglia attraverso la quale vengono individuate le linee guida per la ripartenza del settore dell’estetica (barbieri, parrucchieri ed estetisti) a partire dal 18 maggio. L’atto del Governatore Michele Emiliano è stato discusso ed approfondito nel corso di una videoconferenza alla quale hanno partecipato anche l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, capo della task force pugliese anti-covid, l’assessore regionale Raffaele Piemontese, le associazioni di categoria ed alcuni rappresentanti dei singoli settori di impresa. Tra questi, per conto della Confartigianato di Foggia, c’era anche Franco Fazi, maestro artigiano e titolare del BARBITONSORE di Orta Nova, che a Il Megafono riporta la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto, spiegando nello specifico i dettagli che caratterizzeranno la cosiddetta “fase due”. Segue la nostra intervista.

1) SIETE SODDISFATTI DELL’ACCORDO RAGGIUNTO E DELLA DATA INDIVIDUATA?
Siamo soddisfatti, la data individuata ci sembra opportunamente calibrata sull’andamento della curva epidemiologica in Puglia, al netto del fatto che il tempo che ci separa della riapertura del 18 maggio ci consentirà di monitorare un’eventuale risalita dei dati del contagio e allo stesso tempo di prepararci a mettere in atto tutte le misure di sicurezza.

2) SECONDO LEI, CI SONO ANCORA DELLE CRITICITA’ DA SUPERARE?
Le criticità ci sono e riguardano l’approvvigionamento di mascherine che ci sono stati richieste per garantire una ripartenza in sicurezza. Infatti, l’ordinanza della Regione Puglia dispone che per ogni cliente che entra nel salone, il titolare debba fornire una propria mascherina chirurgica nuova e cestinare quella con la quale in cliente arriva. Questo implica che il titolare del salone debba disporre di un gran numero di mascherine giornaliere che, stante così le cose, sono sempre più difficili da reperire.

3) LE MISURE DI SICUREZZA INDIVIDUATE SONO OBBLIGATORIE? SONO SUFFICIENTI O TROPPO POCHE?
Le misure di sicurezza individuate sono sufficienti e sono anche giuste, a mio parere, perché vanno a tutelare la salute di chi lavora nel salone e anche l’incolumità dei clienti. Per alcuni saloni, peraltro, sono misure che venivano già adottate e alle quali avevamo già pensato ben prima della pubblicazione dell’ordinanza regionale. Siamo soddisfatti perché così possiamo ripartire, in sicurezza.

4) COME ORGANIZZERETE LA RIPARTENZA, CONSIDERANDO IL POSSIBILE GRANDE AFFLUSSO INIZIALE DI CLIENTI?
Ci saranno alcuni accorgimenti da prendere. Si lavorerà solo ed esclusivamente per prenotazione. Per ogni cliente che arriva dobbiamo prendere il nominativo e l’orario di entrata; questi dati resteranno da parte e messi a disposizione dell’ASL qualora si dovesse riscontrare un contagio, per ricostruire la trama dei contatti. All’interno del salone potranno restare solo l’operatore in servizio e il cliente da servire. Tutti gli altri attenderanno fuori e saranno chiamati allorquando giungerà il loro turno.

5) COME DOVRA’ COMPORTARSI IL CLIENTE NEL SALONE?
Al cliente si chiede di avere buon senso e di attenersi alle regole stabilite. Appena arriva, il cliente dovrà ascoltare le indicazioni dell’operatore e immediatamente igienizzarsi le mani e cambiarsi la mascherina. I collaboratori saranno formati al fine di poter seguire al meglio i clienti in ogni passaggio previsto dall’ordinanza e per poter operare in piena sicurezza.

6) COSA RICORDERA’ DI QUESTO PERIODO DI CHIUSURA FORZATA?
In questo periodo abbiamo dovuto reinventarci e capire tante cose. Ci siamo improvvisati commercialisti, esperti di diritto, esperti di sicurezza e in ultimo anche chimici, in quanto abbiamo analizzato tutte le componenti dei nostri prodotti, per capire se fossero aderenti o meno alle disposizioni in materia di igiene. Adesso finalmente possiamo ripartire e per questo ringrazio tutte le istituzioni e le associazioni di categoria che hanno permesso il raggiungimento di questo traguardo.

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