15 luglio 2019: alle terme di Caracalla è di scena uno spettacolo unico. Come un anno prima a Taormina con “Tiresia”, Andrea Camilleri a Roma rappresenta un monologo su Caino. E’ un evento destinato ad avere successo di pubblico e di critica senonché il 17 giugno Camilleri viene ricoverato nell’Ospedale Santo Spirito di Roma e il 17 luglio muore. Il lascito di quel mancato spettacolo è questo libretto, primo pubblicato postumo, dove prende le difese dell’uomo più vituperato della storia, quel Caino che, secondo la tradizione genesiaca, ha portato il male nel mondo. Camilleri, come uomo, entra nella dimensione del male, del dolore e, da laico, distingue il male dall’uomo. Conduce poi il lettore all’interno della mente, del cuore, dei sentimenti di Caino e lo porta a considerarlo per quello che è: un uomo, non il suo peccato. Un testo breve e intenso, che ci fa comprendere quanto ci manca Camilleri!

Se fosse cibo:
Una pesca appena colta dall’albero, in onore del primo agricoltore: Caino.

Racchiuso in una frase:
Rimasi a lungo a contemplare il cadavere. Poi, siccome nelle vicinanze scorreva un ruscello, andai a lavarmi. Mi sentivo sporco, mi lavai di nuovo. Ebbi per un attimo la tentazione di restare così, in mezzo all’acqua e continuare a lavarmi per giorni interi. Poi mi scossi e tornai presso il morto. Mentre lo guardavo mi sentii assalire da un senso di colpa. Ma perché? Da nessuna parte stava scritto che non bisognava uccidere. La voce del Signore non aveva ancora proclamato «Non ammazzare». Ma io sapevo, dentro di me, che ero colpevole. (p. 45).

Edizione utilizzata:
Andrea CAMILLERI, Autodifesa di Caino, Sellerio, Palermo 2019

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile nelle maggiori librerie online italiane (ibs.itmondadoristore.ithoepli.it) sia in ebook sia in cartaceo e nelle bancarelle online dell’usato come comprovendolibri.it e abebooks.it.

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