A quasi un mese dal termine ultimo per la presentazione delle liste, continuiamo a raccontarvi il percorso d’avvicinamento alle elezioni comunali di Ordona, proponendovi la nostra intervista alla candidata sindaca della lista “Insieme per Ordona”, Adalgisa (detta Gisella) La Torre. Salvo un’eventuale presentazione di una terza lista, sarà l’avvocatessa civilista e lavorista di 46 anni a contendere la fascia tricolore alla sindaca uscente, Serafina Stella. Nell’intervista che segue abbiamo approfondito le sue esperienze pregresse, il suo orientamento politico e alcune delle tematiche che porterà all’attenzione dei cittadini di Ordona nell’ormai prossima campagna elettorale delle amministrative 2020.

Di cosa si occupa nella vita? Quali sono le sue esperienze politiche pregresse?
Nella vita sono mamma, moglie e avvocato. Sono stata eletta consigliera comunale nel 2005 e ho fatto parte della maggioranza dell’allora sindaco Michele Pandiscia (ndr. Insieme all’attuale sindaca Serafina Stella). Durante quell’esperienza amministrativa ho ricoperto il ruolo di consigliera con delega alla pubblica istruzione, tramite cui ho dato ad alcuni progetti per i bambini presso il parco giochi e la biblioteca comunale. Mio padre ha lavorato per molti anni al Comune di Ordona e mi ha trasmesso quel senso del servizio per i cittadini, insieme a tante nozioni sul funzionamento della pubblica amministrazione.

Come nasce la vostra compagine politica? Come si arriva alla sua candidatura?
Siamo partiti dalla volontà di riportare ad Ordona il senso di comunità, per dare al nostro paese il valore che merita. Per fare questo abbiamo coinvolto la società civile e il mondo dell’associazionismo. Abbiamo altresì costituito un comitato “rosa” che già da diversi mesi sta analizzando il nostro contesto sociale al fine di introdurre un dibattito sulla parità di genere. Proprio per questo motivo, all’interno della nostra lista, ci saranno molte donne candidate. Ci sarà anche una buona rappresentanza di giovani, perché il nostro cammino politico è iniziato proprio dal mondo dell’associazionismo da cui provengono tanti ragazzi e ragazze volenterosi che vogliono migliorare la qualità della vita in paese. In questo contesto è necessario anche l’appoggio e la condivisione con personalità di maggiore esperienza, tra cui c’è anche Michele Lombardi, attuale consigliere comunale d’opposizione. Tutte queste componenti hanno proposto il mio nome per la prossima campagna elettorale e io ho accettato assicurando loro il mio impegno quotidiano in un’attività di partecipazione che è già partita attraverso la pubblicazione di sondaggi rivolti ai cittadini.

Come si schiera politicamente? Chi sosterrete alle prossime elezioni regionali?
Non sono iscritta ad alcun partito, ma sono sempre stata di centrodestra. Per ciò che concerne le elezioni regionali, concomitanti a quelle comunali, ci stiamo guardando intorno e non ancora abbiamo adottato un indirizzo specifico come lista “Insieme per Ordona”. La nostra speranza è quella che nella programmazione regionale degli anni a venire abbia un ruolo centrale il nostro Comune, anche in ragione delle straordinarie potenzialità turistiche per l’attrattività del sito archeologico di Herdonia.

Ne abbiamo già anticipata una, ma quali saranno le vostre tematiche per la campagna elettorale?
Sicuramente Ordona ha bisogno di una riorganizzazione del sistema di raccolta differenziata. Al netto del fallimento della SIA e dell’attuale gestione in affidamento ad una ditta privata esterna, riscontriamo ancora numerose problematiche che ci vengono segnalate dai cittadini. In più la tassa sui rifiuti continua ad aumentare. Inoltre, anche i numeri della raccolta dicono che la quota di “indifferenziata” aumenta invece che diminuire. Su questo proveremo a costruire un nuovo piano di raccolta partendo dall’ascolto delle esigenze dei cittadini e, al contempo, facendo campagna di educazione e sensibilizzazione. Oltre al tema dei rifiuti tratteremo sicuramente quello del trasporto pubblico, in quanto ancora oggi gli studenti di Ordona trovano delle difficoltà a raggiungere le scuole di Foggia, sia attraverso il trasporto su gomma che con quello su rotaia. Il tema dei trasporti è importante anche in virtù di un auspicato ed eventuale rilancio del sito archeologico, del quale non possiamo tralasciare l’importanza, anche in virtù dei fondi che sono arrivati dal CIS Capitanata. Sarà necessario sottoscrivere degli accordi di programma con la Sovrintendenza, al fine di riqualificare e valorizzare l’itinerario turistico di Herdonia, luogo in cui si preserva la memoria storica e artistica del nostro territorio. Di riflesso va ribadita la centralità anche del Museo Civico per il quale ho accolto con favore l’affidamento a figure professionali del settore. La gestione pubblica dei beni archeologici è un valore da preservare, ma al contempo bisogna mantenere un ruolo di vigilanza continua per evitare l’abbandono e il degrado di un patrimonio incommensurabile e ancora da scoprire.

Poi c’è il tema dell’eolico, da cui dipende anche il destino del Comune di Ordona. Che cosa ne pensa?
Personalmente non sono contraria all’energia pulita, impossibile esserlo. Ad Ordona ormai l’eolico c’è da molto tempo e difficilmente si potrà tornare indietro. Quello che si può fare è vigilare e attenzionare tutta la vertenza sui tributi e sulle royalties non versate, magari coinvolgendo l’Unione dei Cinque Reali Siti e gli altri Comuni dei Monti Dauni che hanno gli stessi problemi. Il tema dell’energia, in senso lato, è importante e va considerato anche dal punto di vista dell’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare comunale, sul quale andrebbe innanzitutto garantita una periodica ed efficace manutenzione.

Come sarà secondo lei la campagna elettorale di Ordona? Cosa pensa della sua “avversaria”? Cosa vuol dire per lei “essere sindaco”?
Mi fa piacere che, attualmente, le uniche due candidate al ruolo di sindaco siano donne; in questo modo daremo un bel segnale di civiltà a tutta la provincia. Io personalmente non voglio impostare la campagna elettorale “contro” qualcuno. Piuttosto, insieme alla mia lista, vorrei trattare i temi e dibattere intorno ad essi.  Sono molto felice della squadra che si sta formando a sostegno della mia candidatura e sono convinta che sarà una contesa equilibrata. Vorrei fare il sindaco perché credo nelle potenzialità del mio paese e voglio migliorarlo nel limite del possibile. Per me fare il sindaco vuol dire intrecciare un filo diretto con i cittadini, con i problemi della gente, da quelli più semplici a quelli più complessi. La sfida vera non è soltanto fare, ma fare per la gente.



1 COMMENTO

  1. I servizi o poli servizio all’utenza che ancora navigano in altomare in queste realta’ come dire,dove degrado e cultura,non fomano proprio un binomio…I servizi o poli servizio all’utenza potrebbero apportare migliorie importanti sia culturale che ambientale; la ricetta e’ nell’amm.ne comunale-se si e’ all’altezza “reale” allora si potranno adempiere e soddisfare tutte le richieste formulate.la coesione territoriale,punto trainante della economia…non deve cadere nell’oblio e sordo mutismo ma nella collettiva!

LASCIA UN COMMENTO