Diffondiamo integralmente il comunicato stampa a firma del sindaco di Carapelle, Umberto Di Michele.

Perché ho deciso di non rispondere agli haters ed ai runners che scrivono sui social. Per rispondere innanzitutto bisogna averne il tempo e purtroppo quello è poco. Comune, lavoro, figli, famiglia sono le priorità. In secondo luogo ritengo che, se devo impegnarmi a difendermi o controbattere ad una critica, è necessario che dall’altra parte ci sia qualcuno ricettivo e soprattutto non uno “contro a prescindere”.Qualcuno mi ha dato del folle quando ho accettato la sfida di risollevare la nostra comunità, quella di fare il sindaco di Carapelle.

In effetti potrebbe sembrare da folli prendere le redini di un paese dopo decenni di “nulla”, dopo decenni di distruzione nel vero senso della parola (palestra scolastica incendiata e vandalizzata, campo di calcio completamente distrutto, per non parlare del campo di calcetto e dell’adiacente tribuna, scuola dell’infanzia continuamente vandalizzata, etc.), dopo decenni di regressione sociale (morte di ogni forma di associazionismo, di attività culturali, etc.), dopo decenni di totale mancanza di organizzazione e di programmazione di bilancio. Tuttavia ho pensato che qualcuno avrebbe dovuto prendere il coraggio a due mani e lavorare per migliorare la comunità che oggi e domani sarà dei nostri figli.

Gli haters o i “contro a prescindere” non conoscono nulla di tutti gli atti che bisogna fare per svolgere, per esempio, l’operazione più banale: coprire una buca. Loro parlano a vanvera e basta. Poi ci sono quelli che conoscono la macchina amministrativa, perché ci sono stati dentro ma, in malafede, parlano, aizzano, scrivono. Questi ultimi sono i portatori di interessi, coloro che vorrebbero stare al tuo posto non per il bene della comunità ma per altro. Tuttavia bisogna comunicare con i cittadini e spiegare loro cosa si è fatto in poco più di due anni, quale è stata la giornata tipo di un amministratore e quali sono stati i risultati visibili e quelli non ancora percepiti dalla comunità.Il 12 giugno del 2018, il giorno dopo l’elezione, per le vie del paese c’erano quintali di rifiuti indifferenziati. In prossimità di alcuni palazzi i rifiuti arrivavano sotto i balconi del primo piano. Alcuni amministratori erano già nello sconforto. La società dei rifiuti era in crisi, i dipendenti non percepivano lo stipendio da mesi ed i mezzi erano a secco di gasolio. I cittadini erano già infuriati con i nuovi amministratori. Ribadisco il giorno dopo l’elezione.In quel momento ho capito che sarebbe stata dura. Per noi quella era la prima “pandemia”. Tuttavia, è stato in quel preciso istante che si è capito che dovevamo approfittare del momento di crisi per “risorgere”.

Abbiamo lavorato, con gli altri sindaci del Consorzio Sia, sperando di risollevare la “nostra” azienda, affossata da chi, pur di fare bella figura con i cittadini non aumentando la tari, aveva pensato che quella pacchia potesse continuare all’infinito e che, all’infinito potevano “ingannare” i cittadini non facendo pagare loro un equo prezzo del servizio senza che prima o poi la società non fallisse e la bomba scoppiasse.In questo clima si è cominciato a lavorare per partire con la raccolta differenziata. E’ stato un atto di follia ripagato dalla grande collaborazione dei cittadini. Infatti Carapelle è riuscita a partire con la raccolta differenziata, ed è stato il primo paese del bacino Sia a farlo. Quando gli altri comuni hanno cominciato la differenziazione dei rifiuti, Carapelle è già in grado di fare la prima riduzione delle esose tariffe della Tari. La frustrazione più grande è stata quella di dovere aumentare o meglio raddoppiare la tari senza riuscire a spiegare ai cittadini incavolati che non era purtroppo una scelta ma un obbligo. Dall’altra parte c’era una minoranza cinica e scorretta che cavalcava la rabbia dei cittadini dimenticando che solo qualche mese prima, nei comizi della campagna elettorale, diceva che chiunque avrebbe vinto sarebbe stato costretto ad aumentare la tassa sui rifiuti.L’unica via di uscita è stata quella di lavorare in multitasking. Mettere sulla scrivania tutti i problemi e man mano cercare le risorse economiche necessarie, partecipando a tutti i bandi di finanza agevolata sia regionali che nazionali, e capire come restituire a noi tutti il decoro urbano, l’impiantistica sportiva e i contenitori abbandonati. Tutto questo andava fatto a costo zero per la comunità.Non avendo trovato nessuna richiesta di finanziamento da parte di chi ci ha preceduti, nei primi due anni abbiamo dovuto lavorare per risorgere dal c.d. punto zero.Abbiamo predisposto tutte le procedure per far partire il centro anziani (fatto), l’auditorium (fatto, maledetto covid-19), l’asilo nido (in via di definizione), lo sportello del welfare (fatto), l’istituto di scuola di grado secondario – liceo linguistico (fatto), la riapertura della biblioteca comunale (fatto).

Abbiamo creato entusiasmo tra i giovani permettendo la riattivazione della Proloco e di tutte le attività che la stessa ha posto in essere negli ultimi due anni (feste, sagre, notte bianca, carnevale, etc.). Abbiamo dato vita ai regolamenti per la consulta delle associazioni per attivare processi virtuosi di collaborazione tra le stesse.Abbiamo messo nel circuito dei “beni comuni” la villa comunale, la biblioteca e l’immobile sito sulla scuola dell’infanzia per rendere attive le associazioni del territorio ed ottenere finanziamenti per far funzionare questi contenitori.Abbiamo ottenuto le risorse per ridare la palestra scolastica ai nostri studenti. Entro il 2020 inizieranno i lavori e nell’anno 2021 dovrebbero terminare (€ 1.350.000,00).Abbiamo ottenuto le risorse per fare il campo multidisciplinare (calcetto, tennis, pallacanestro, pallacanestro per disabili, pallavolo) a breve inizieranno i lavori (€ 100.000,00).Siamo in procinto di ripristinare il campo di calcio.Abbiamo fatto un progetto di finanza che ci ha permesso di eliminare l’atavico problema della mancanza dei loculi al cimitero e che ci permetterà di ristrutturare il cimitero a costo zero per i cittadini. Abbiamo ottenuto le risorse per rifare il centro di stoccaggio dei rifiuti (distrutto da un incendio ad ottobre del 2019) per ottimizzare il ciclo della raccolta differenziata ed arrivare ad ulteriori riduzioni della Tari (€ 350.000,00). Abbiamo ottenuto le risorse per allestire il centro RAEE nel centro di stoccaggio (Carapelle è risultato il primo comune in graduatoria in Italia – € 50.000,00). Abbiamo ottenuto le risorse per rifare la piazzetta di via Daunia (Madonnina) ormai da anni in uno stato pietoso (€ 70.000,00).Abbiamo ottenuto le risorse per ridare lustro alla nostra aula consiliare (€ 70.000,00).Abbiamo ottenuto le risorse per rifare il marciapiede antistante il comune (€ 48.000,00)Abbiamo ottenuto le risorse per ridare dignità alla casa comunale (rifacimento dei servizi igienici in particolar modo e ottimizzazione della rete internet). Abbiamo ottenuto le risorse per intervenire nuovamente sull’asilo di via Fiume e metterlo in sicurezza oltreché aprire un varco tra la piazza e la strada del mercato (€ 150.000,00).Abbiamo ottenuto dal CIS capitanata (uno dei pochi comuni della provincia di Foggia) i fondi per la realizzazione della fogna nera nella zona artigianale (€ 460.000,00).Abbiamo concluso l’iter delle conferenze di servizi per l’eliminazione del vincolo idreogeologico per l’ottenimento di un finanziamento di € 3.500.000. Abbiamo ottenuto le risorse per iniziare l’iter per il nuovo PUG (€ 15.000,00).Abbiamo ottenuto le risorse per iniziare i processi attivi di partecipazione (€ 20.000,00).Abbiamo ottenuto le risorse per iniziare i processi di integrazione della popolazione scolastica immigrata (€ 20.000,00).

Abbiamo presentato una grande quantità di progetti che ora non sto qui ad elencarvi e dei quali man mano arrivano gli esiti. Abbiamo cominciato a lavorare sul decoro urbano, partendo da una posizione di sottozero. La villa comunale chiusa perché da anni non ci si è preoccupati di curarla ed è diventato un pericolo anziché un posto di aggregazione. Ad oggi stiamo lavorando per farla rinascere in breve tempo e creare degli spazi di gioco per i nostri bimbi. Dopo anni di totale abbandono delle aree verdi è stata incaricata una ditta per lo sfalcio delle erbe nel paese. La pulizia dei marciapiedi, ha fatto risaltare ancora di più le condizioni pietose in cui questi si trovavano ed è stato avviato un processo di ripristino degli stessi. La rimozione dei contenitori dei rifiuti per strada grazie alla partenza della raccolta differenziata ha dato decoro alle vie del paese. Abbiamo attivato le procedure per ripristinare la fontana di Piazza Papa Giovanni II. Stiamo ripristinando il marciapiede davanti al supermercato metà, da anni in condizioni pietose ed oggetto di tanti contenziosi per cadute accidentali. Abbiamo riempito le vie del paese di cestini per la raccolta differenziata, indifferenziata e delle deiezioni canine.

La prossima settimana installeremo le isole ecologiche che in tanti invidiavano alle città del nord.In tutto questo abbiamo vissuto la seconda pandemia quando migliaia di cittadini si sono ritrovati senza il medico di base ed il comune, attraverso lo sportello del welfare e di concerto con l’asl li ha aiutati a superare il problema senza troppi disagi. Infine, tutto questo è stato fatto mentre, tra un videomessaggio e l’altro si affrontava il più grande disastro vissuto dalla nostra generazione, il covid-19. Abbiamo dato tanto ed abbiamo preso il giusto compenso perché, per fare tutto quello di cui innanzi in pochi mesi ha significato per alcuni di noi lavorare dalla mattina alla sera, ha significato per alcuni di noi essere in giro, per le strade e capire le effettive problematiche del paese. Tutto questo supportando con il nostro lavoro le pochissime risorse umane di cui il comune di Carapelle dispone ad oggi.

Ecco perché non rispondo agli haters ed ai nuovi Gabibbo di striscia la notizia , perché non conoscono la macchina amministrativa e non sanno che per ognuna degli “Abbiamo fatto” occorre: trovare i finanziamenti, fare i progetti, fare delibere, determine, affidamenti, verifiche dei certificati antimafia, durc, stati avanzamento lavori, pagamenti alle ditte, chiusura lavori, etc. Non rispondo ai runners che fanno le foto dei rifiuti sulle strade provinciali e dei marciapiedi rotti, perché dovrei chiedere loro per quale motivo queste foto non le hanno fatte due anni fa, quali problemi avevano per non vedere e fotografare lo schifo che c’era. Inoltre i marciapiedi rotti si vedono oggi perché probabilmente abbiamo tolto l’erba che li ricopriva. Mi piacerebbe inoltre avere il tempo per spiegare loro la differenza tra una strada provinciale ed una comunale dove inizia e dove finisce la competenza di un sindaco; mi piacerebbe avere il tempo per spiegare loro quali sono i compiti del sindaco relativamente agli incendi che sistematicamente vengono appiccati in questo periodo, che sicuramente non è ne quello del piromane (non è il sindaco che li appicca), ne quello del pompiere per spegnerli. Mi piacerebbe infine avere il tempo per…..ma il tempo non voglio perderlo con loro ma con i cittadini che cercano di capire e soprattutto in piazza e non nascosti dietro una tastiera.

P.S.: Nelle foto le condizioni in cui abbiamo preso in carico il paese.

Umberto Di Michele
Sindaco di Carapelle



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