Il tema dei roghi tossici nelle campagne è tornato in auge dopo che, nelle ultime ore, il Prefetto di Foggia Raffaele Grassi ha convocato i vertici provinciali delle forze dell’ordine per esperire una specifica task force sul territorio di Capitanata. Il problema è ciclico e si ripresenta al termine delle campagne del grano e del pomodoro, con alcuni agricoltori che incendiano scarti vegetali (e talvolta anche materiale plastico), non molto lontano dai centri abitati, creando esalazioni pericolose per la salute.

Da sempre anche il territorio dei Cinque Reali Siti è interessato dalla questione. Dopo la denuncia congiunta dei sindaci del comprensorio, sporta lo scorso anno, ben poco sembra essersi risolto e, anche a questa redazione, continuano ad arrivare segnalazioni di roghi soprattutto dalle campagne che circondano la SP81. Allora il sindaco di Stornarella, Massimo Colia, sollecitato dalle segnalazioni ricevute, ha dovuto richiamare l’attenzione dei suoi colleghi sindaci dell’Unione dei Comuni dei Reali Siti.

“Da tempo con i colleghi sindaci dell’Unione stiamo cercando di affrontare il problema delle accensioni incontrollate nelle campagne” – spiega il primo cittadino di Stornarella. “Neppure una querela a firme congiunte come elemento di supporto alla Procura di Foggia è bastata ad imboccare la strada giusta. Ma noi non ci arrendiamo. L’Amministrazione Comunale, il Gruppo Consiliare Uniti per Stornarella e tutte le forze politiche locali, insieme a tanti cittadini, vogliono continuare a tenere alta l’attenzione sulla questione. Per questo ho chiesto un incontro urgente ai Sindaci dell’Unione dei Cinque Reali Siti, affinché si possano condividere azioni utili a risolvere il problema”.

Nel frattempo anche l’associazione ambientalista di Stornarella “L’Airone”, tramite la propria pagina Facebook, ha commentato una situazione che sembra peggiorare di giorno in giorno. “Il clima che si è creato intorno all’attività dell’Airone” – spiegano dall’associazione – non è stato dei più sereni. Alcuni attivisti hanno subito vessazioni di varia natura e tutti additati come seccanti, petulanti e deliranti. Assistendo, forse per questo, ad un andirivieni di associati arrivati con ardimentoso slancio e con lo stesso slancio, ma meno ardimentoso, dileguati.La salute dovrebbe essere quel terreno sul quale si riducono le distanze, qualunque esse siano e sul quale far convergere l’impegno concreto e il sostegno di tutto il mondo dell’associazionismo e di ciascun cittadino. Invece ci ritroviamo a calpestare un territorio con solchi abissali, che segnano confini invalicabili per la cui difesa si sfoderano le unghie”.

Tra divisioni, ritardi, pochi controlli e scarsa informazione il problema dei roghi continua a persistere in tutto il territorio della Capitanata. Mentre si attendono delle risposte, ogni sera, qualcuno è costretto a turarsi il naso o a chiudere tutte le finestre di casa per evitare le esalazioni tossiche.



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