Sono ripartite, nel rispetto delle normative anti-covid le attività del Centro Sociale Polivalente per Diversamente Abili “Monsignor Michele Ventrella” di Via Kennedy ad Orta Nova, con tante novità inserite in una nuova e ricca programmazione. Il team della Socialservice, infatti, come di consueto ha diversificato i percorsi in base alle esigenze degli ospiti della struttura, tenendo conto anche delle fasce d’età, visto che i più giovani in mattinata frequentano le lezioni scolastiche. Sulla scorta di queste indicazioni organizzative sono stati promossi nuovi format di approccio educativo, alcuni dei quali davvero all’avanguardia e degni di attenzione.

TRATTEGGIANDO FAFI’. La novità è senza dubbio rappresentata dal laboratorio di narrazione, inserito all’interno delle attività di educazione espressiva e comunicativa. In collaborazione con l’APS Noialtri ha preso le forme un approfondimento volto a stimolare la creatività dei ragazzi del centro, i quali avranno modo di cimentarsi nella costruzione di un nuovo personaggio di fantasia, Fafì appunto. “Il personaggio – spiega la coordinatrice del centro, Rosaria Visconti – prenderà forma in base alle indicazioni dei nostri ragazzi. Al termine del laboratorio ‘Fafì’ diventerà il protagonista di una storia che potrebbe essere inserita in una pubblicazione, nella speranza che questo percorso narrativo possa essere condiviso anche con le scolaresche e con il territorio, in un secondo momento. Questo è un ottimo espediente per raccontare all’esterno un mondo che troppo spesso rimane nella fantasia dei nostri ragazzi, un mondo idealizzato che oggi, in questo momento così difficile, dobbiamo tutti imparare a sognare”.

OBIETTIVO AUTONOMIA. Di concerto alle nuove attività il centro ha riattivato anche un servizio di doposcuola e assistenza nei compiti, dedicato ai ragazzi diversamente abili che vanno a scuola. Nel pomeriggio gli esperti aiutano non soltanto nello svolgimento delle varie materie, ma danno indicazioni per formare una maggiore consapevolezza e una certa autonomia, fungendo da veri e propri facilitatori. Con la dottoressa Rita Specchio, psicologa e psicoterapeuta della cooperativa Socialservice, coordinatrice del Centro di Ascolto Famiglie saranno proposti due incontri al mese in cui verranno trattati temi come il corretto utilizzo dei social network e il bullismo. L’obiettivo dell’autonomia della disabilità è perseguito attraverso le diverse aree di operato, individuate all’interno della programmazione del centro: un’area sull’autonomia personale e operativa, un’area sulle competenze cognitive e intellettive e un’area sociale e comportamentale. Accanto a ciò è immancabile anche uno spazio legato all’intrattenimento e alle relazioni, con una particolare attenzione verso le peculiarità del territorio di appartenenza.

LA CURA DEL SE’. Nell’ambito della prima area di attività i ragazzi imparano a prendersi cura della loro persona, attraverso l’apprendimento di elementari norme di buona consuetudine giornaliera. In questo spazio danno il loro contributo anche alcuni esperti, come nutrizionisti e dentisti, che spiegano come comportarsi in relazione alle abitudini alimentari, alla cura del corpo, alla pulizia e al benessere, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria che ha aggiunto ulteriori e più accurate attenzioni da prendere in relazione ai comportamenti umani. “Nei prossimi mesi, dopo alcune simulazioni in sede” – spiega Rosaria Visconti – “contiamo di spendere le nostre abilità nel mondo reale, con giornate a spasso senza genitori, con situazioni da affrontare in piena autonomia, come ad esempio gestire il denaro, relazionarsi a personale in luoghi pubblici o cucinare un ottimo pasto tramite una cucina che sarà installata presso la nostra sede”.

COMPETENZE COGNITIVE E AREA SOCIALE. L’area delle competenze cognitive è soprattutto destinata ad adulti, affinché questi possano mantenere delle ottime funzioni intellettive, anche al di fuori dell’età di scolarizzazione. In questo contesto i ragazzi si esercitano attraverso delle attività in cui sono chiamati a leggere, scrivere e fare di conto. Le capacità relazionali, invece, vengono affinate attraverso l’area di operato sociale/comportamentale nel quale si approfondiscono delle situazioni “tipo” dove farsi trovare pronti. Qui i ragazzi imparano ad essere dei cittadini attivi e a rispettare le regole. Grazie ad una collaborazione con le associazioni locali sarà possibile anche cimentarsi con laboratori di musico-terapia, affinando i sensi nella gestione del ritmo e dei movimenti. La manualità è un altro fattore importante che viene allenata con l’arte e la creazione di manufatti che poi abbelliscono la sede di Via Kennedy. “Qui è il nostro posto felice” – afferma Rosaria Visconti – “per questo motivo vogliamo arricchirla con la realizzazione di murales e altre opere d’arte. Chiunque, guardando queste opere, può capire quanto teniamo a questo posto e quanto ci piace trascorrere del tempo insieme”.



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