L’ultima ordinanza del Governatore Michele Emiliano ha previsto l’interruzione di tutte le lezioni in presenza, ad esclusione della scuola dell’infanzia e delle attività che riguardano gli studenti che necessitano di sostegno. Oltre ad attirare le ire della Ministra Azzolina, la scelta del presidente non è stata accolta con tutti i favori anche da i genitori dei cosidetti BES (studenti con bisogni educativi speciali), i quali lamentano una decisione fortemente penalizzante per i loro figli.

Infatti questa mattina davanti all’ingresso dell’Istituto Comprensivo “Nicholas Green” di Ascoli Satriano (così come in tanti altri istituti pugliesi) si è tenuto un vero e proprio sit-in che ha visto coinvolti alcuni studenti della scuola primaria che necessitano di sostegno e che stando all’ordinanza sono obbligati a frequentare in presenza, assistiti da poche maestre e senza tutti gli altri compagni di scuola. “Ci siamo rivolte a degli psicologi” – affermano le mamme – “perché per noi è difficile spiegare ai nostri figli come mai debbano andare a scuola senza i loro compagni di classe. In questo modo rischia di venir meno tutto il lavoro fatto in questi anni, un lavoro finalizzato all’inclusione che adesso di fatto viene messo da parte”.

E così i ragazzi, muniti di mascherina e con distanziamento sociale, accompagnati da una rappresentanza delle mamme, hanno posato i loro zaini davanti all’ingresso della scuola e hanno mostrato dei cartelli con scritto “La scuola non si chiude”, “O tutti o nessuno”. Questa protesta ha avuto anche la solidarietà di tante mamme e tanti studenti rimasti a casa, i quali hanno scelto volutamente di non connettersi alle lezioni in didattica a distanza come segno di solidarietà ai loro compagni di classe.



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