La vulgata nel mondo occidentale, soprattutto dopo l’11 settembre 2001, considera l’islam una religione avulsa dalla propria natura, fatta di regole e restrizioni immaginate e costruite da uomini con vesti ampie a bordo di un cammello. Spazzando via i preconcetti dall’immaginario collettivo, Massimo Campanini, professore a Trento, in un breve saggio ci mostra quanto invece l’islam sia profondamente innestato nella cultura occidentale. Partendo dalle origini della “rivelazione” a Muhammad, Campanini compie un’opera di decostruzione e ricostruzione di questa religione alla luce del cristianesimo (e del Vangelo) e, in maniera minore, dell’ebraismo. Si scoprono così le origini egizie del monoteismo e la sua evoluzione, dal Dio esclusivo degli ebrei alla Trinità dei cristiani, sino ad Allah, Dio dei musulmani. Un’analisi davvero interessante, che ribalta il pensiero comune, mostrando radici “occidentali” dell’islam e “orientali” del cristianesimo. Un saggio divulgativo, per chi ha già un’infarinatura dell’argomento.

Se fosse cibo:
Un sorbetto di frutta, classico per la nostra tradizione, che però deriva dall’arabo sciarbat e nasce come granita con spremuta di agrumi.

Racchiuso in una frase:
Il patrimonio della filosofia e della scienza greca, da Aristotele a Euclide, da Tolomeo a Galeno, fu salvato dall’Islam dal disastro del crollo del mondo antico; e l’Islam, attraverso la mediazione della Spagna e della Sicilia soprattutto, terre di confine e di interazioni culturali, trasmise Aristotele e la scienza greca alle Università europee, da Parigi a Oxford a Padova e Bologna. (p. 111)

Edizione Utilizzata:
Massimo CAMPANINI, L’Islam, religione dell’occidente, Mimesis, Sesto s. Giovanni (MI) 2016

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie e nelle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itlafeltrinelli.itibs.it

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