“Non passa lo straniero”, è il mantra del sindaco di Ascoli Satriano Vincenzo Sarcone, parafrasando il mormorio del Piave, in risposta alla paventata possibilità che possa nascere un nuovo parco eolico sui Monti Dauni. L’indiscrezione – sollevata dalla testata giornalistica de Lo Struscio – riguarda un progetto al vaglio del Ministero dell’Ambiente, denominato “EWR1 -San Martino – Serre”, il quale prevede l’installazione di 19 nuove pale tra Rocchetta, Candela, Sant’Agata, Deliceto e Ascoli Satriano.

I Comuni dei Monti Dauni, però, in un territorio già saturo di installazioni, sono da tempo sul piede di guerra in quanto attendono le cosiddette royalties come compensazioni ambientali per la costruzione dei parchi. Tanti Comuni, a causa dei mancati introiti dei ristori economici e delle tasse ICI/IMU, hanno rischiato anche il dissesto economico/finanziario e per questo sono state attivate delle class action legali, portate anche all’attenzione del Ministero competente. In questo contesto arriva la paventata possibilità che possa nascere un nuovo parco eolico.

“E’ uno schifo” – commenta il sindaco Sarcone, senza mezzi termini. “Ci stanno deturpando un intero territorio senza alcuna compensazione. Sarebbe interessante accertare se questi mostri d’acciaio vengano installati in qualche terreno di proprietà di qualche politico locale. Sarebbe interessante sapere se tra i politici che hanno avuto benefici diretti o indiretti ci siano anche politici locali. Non credo più ad una scelta di singoli funzionari del Ministero. Per quel che ci riguarda nel territorio ascolano questo deturpamento non verrà più consentito”.

Il sindaco ha fatto presente che negli strumenti di disciplina urbanistica a livello comunale, sopratutto per quanto riguarda la riqualificazione del locale castello, è stato inserito un vincolo sul cono visivo tale per cui questo debba rimanere inalterato nel raggio di 10 km. Altresì con il “piano delle marane” di Ascoli Satriano si cercherà di fare da argine alle nuove installazioni e proteggere alcune aree rurali. “Mi rivolgo ai cittadini dei Monti Dauni – conclude il sindaco – opponiamoci insieme, non deve passare lo staniero”.





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