E’ andato in onda nella serata del 15 novembre 2020 lo speciale del TG 1 a cura di Alessandro Gaeta, incentrato sul tema dello spopolamento dei borghi. Il viaggio tra le aree interne del Paese ha toccato anche alcuni Comuni della provincia di Foggia, in particolar modo quelli dei Monti Dauni. Nel corso del documentario, infatti, è intervenuto anche Peppe Zullo da Orsara di Puglia, ma anche il poeta – paesologo Franco Arminio, che ha guidato la troupe Rai tra le bellezze del subappennino a confine tra la Capitanata, la Campania e la Basilicata.

“Fuga dalla città” ha mostrato sul proscenio nazionale quanto le aree interne del Paese, da nord a sud, stiano soffrendo questa forte centralizzazione verso i grandi centri urbani. Tutto questo a causa della carenza dei servizi, ma anche e soprattutto dell’impiego per i più giovani che cercano fortune altrove. Ma in epoca di pandemia il paradigma sembra essersi invertito, con un’estate (la scorsa) che seppur “sospesa” ha fatto contare numerose presenze turistiche in queste zone. Questo a causa del cosiddetto turismo lento che cerca aree inespresse e incontaminate per fare delle esperienze. Ma l’episodicità non basta, servono insediamenti stabili.

E di questo si è discusso nel format andato in onda su RAI 1. “Noi non siamo un’area marginale” – ha spiegato il cuoco contadino Peppe Zullo, nel motivare il suo ritorno dalle americhe. “Qui ogni mattina posso avere una materia prima incontaminata e in pochi minuti posso trovarmi a Capri”. “Lo stesso concetto di aree marginale andrebbe ribaltato” – spiega Franco Arminio – “se il margine sono le grandi città, noi ci troviamo nel pieno centro, a metà strada tra i grandi centri abitati”. Nel corso del documentario sono state lanciate anche alcune proposte per il ripopolamento dei borghi, a partire dalla condivisione degli spazi e dalle progettualità giovanili.

SEGUE L’INTERVISTA A PEPPE ZULLO

CHEF PEPPE ZULLO from alessandro gaeta on Vimeo.



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