La Puglia rischia di diventare “zona rossa”. E’ quanto emerge dai 21 indicatori individuati dal Comitato Tecnico Scientifico per determinare le colorazioni delle regioni e quindi le relative restrizioni anti-contagio. A fare la differenza sarebbero la saturazione degli ospedali e l’indice di contagio che proietta la Puglia verso un nuovo e necessario giro di vite. Questa volta il lockdown però potrebbe riguardare solo alcune province pugliesi e non tutto il territorio regionale: la Capitanata e la Bat, infatti, fanno registrare degli indicatori ben più gravi delle altre quattro province.

La revisione delle colorazioni, però, avverrà su scala nazionale. La mappa dell’Italia, colorata a seconda dei livelli di rischio, potrebbe prevedere anche altri cambiamenti. Infatti, come di consueto, il venerdì è il giorno in cui il Governo aggiorna gli indici degli spazi geografici per prendere nuove decisioni. A rischio zona rossa ci sarebbero anche la Liguria e la Basilicata, tutte e due al momento collocate nell’area arancione, come la Puglia. Il Veneto invece potrebbe passare a quella arancione.

Il Governo, sulla base degli ultimi dati comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità che tengono conto di diversi indicatori, come l’indice Rt sui territori o i posti letto disponibili negli ospedali e nelle terapie intensive, è al lavoro su eventuali nuove misure che saranno comunicate nelle prossime ore. Da tempo alcuni portavoce dei medici pugliesi chiedono un nuovo lockdown per la Puglia al netto della situazione relativa ai nuovi dati dei contagi.



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