Donne liberate dallo sfruttamento lavorativo, dall’angosciante fenomeno del caporalato che attanaglia il nostro territorio. Non sono solo mani, ma vite che ritornano, con sicurezza, a sperare nel futuro e a credere in un lavoro onesto e dignitoso.  Il progetto “No Cap”, avviato dall’attivista Yvan Sagnet che da anni denuncia le tristi situazioni lavorative dei braccianti in Puglia, allarga la rete di aziende sensibili al tema del caporalato e solidali nei confronti di chi ha subito abusi. Alloggio, assistenza legale, trasporto, contratto regolare e condizioni di vita dignitose sono le caratteristiche di No Cap.

Tra le realtà locali che hanno sostenuto l’etica di una filiera produttiva più responsabile c’è l’O.P. Principe di Puglia di Stornara che si occupa principalmente di ortaggi e verdure. “Siamo stati contattati dall’azienda di Stornara – dichiara Francesco Strippoli, responsabile Capitanata di No Cap –  con Yvan Sagnet abbiamo visitato la realtà produttiva e in base alle sue potenzialità abbiamo pensato al progetto da poter avviare. Il primo incontro lo abbiamo avuto a settembre – continua Strippoli – dopo aver terminato tutti i passaggi burocratici, le braccianti hanno preso servizio il primo dicembre”.

Sono otto donne le neo assunte dall’O.P. Principe di Puglia, due italiane e sei straniere, tutte con un passato di oppressione e diritti violati. “Ci occupiamo di ogni aspetto dell’accoglienza – spiega Francesco Strippoli- perché il caporalato, spesso, agisce a livello logistico come il settore dei trasporti”. Infatti tutti i lavoratori, sostenuti da NoCap, vengono accompagnati sul posto di lavoro, dotati di tutti gli strumenti di sicurezza e di tutte le disponibilità di servizi essenziali.

L’azienda di Stornara restituisce una dignità lavorativa ed entra a far parte della rete di realtà virtuose, sensibili alle tematiche dello sfruttamento e della sostenibilità del processo produttivo.  Il percorso avviato da NoCap abbraccia ogni ambito del commercio, dalla produzione, lavorazione e distribuzione. “Siamo partiti dall’alto – spiega Strippoli – dopo aver confermato la catena di negozi che ci avrebbero sostenuti, abbiamo pensato alle aziende agricole. NoCap offre all’azienda uno sbocco commerciale importante, ma insieme si cerca il prezzo più vantaggioso per tutti, ma anche le garanzie lavorative e produttive”. Come tutti i prodotti NoCap, anche quelli dell’O.P. Principe di Puglia di Stornara è presente nei supermercati che supportano il progetto del “Bollino Etico”, il gruppo Megamark a marchio ‘Iamme –  Liberi di scegliere’.

“Vorremmo raggiungere – dichiara il responsabile di Capitanata per NoCap – le aziende che ci permettano di avere un totale controllo dei cicli produttivi e un sistema costante di lavorazione. L’azienda di Stornara garantisce un lavoro continuo perché ha una produzione attiva tutto l’anno. NoCap – termina Strippoli – è un progetto sostenibile per tutti, dal lavoratore, al produttore agricolo, dal distributore ma anche al consumatore”.


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