Entrando allo Zaccheria, forse avrà pensato – magari solo per un attimo – di sedersi sulla panchina del Foggia anzichè su quella della Juve Stabia. Sensazioni strane, tipiche di chi ha lasciato un pezzo di cuore in un posto. A Pasquale Padalino, mezza vita calcistica in rossonero e attualmente allenatore proprio dei campani, non riesce, però, lo scherzo dell’ex e allo “Zac” finisce solo 1-1-, nel posticipo della diciottesima giornata del girone C della Serie C.

Primo tempo appannaggio pressochè totale della Juva Stabia: complice anche il precoce infortunio di Del Prete, il Foggia soffre e molto le incursioni delle “vespe”. Fumagalli è strepitoso al 13′ quando salva sulla linea un colpo a botta sicura di Romero, mentre poco dopo è Fantacci a non trovare la porta per un soffio. Gli ospiti sono più in palla e si vede, e la pressione sugli avversari viene solo attenuata a fine primo tempo quando il Foggia che si affaccia timidamente in avanti, senza però mai impensierire Tomei.

Nella ripresa, gli uomini di Marchionni cambiano marcia e alzano il baricentro. Ma al 61′ è la Juve Stabia a passare: Di Jenno commette un (dubbio) fallo in area su Romero, Berardocco è freddo e infila per l’1-0. Il Foggia accusa il colpo, e al 68′ ancora Fumagalli deve superarsi per dire di no sulla linea a Romero. Marchionni corre ai ripari, gettando nella mischia Garofalo, Morrone e Dell’Agnello. Proprio l’attaccante rossonero, spesso oggetto misterioso in questa stagione, trova il pari: all’86’ controlla di petto in area dopo un rimpallo e scarica alle spalle di Tomei un pallone da cineteca. L’ultimo brivido lo regala Gavazzi al 91′, lisciando clamorosamente un disimpegno ma Romero si fa ipnotizzare da Fumagalli, il migliore dei suoi.

Finisce 1-1, con pochi rimpianti da parte del Foggia che evita la sconfitta e mantiene il quinto posto in classifica, proiettandosi con la testa a domenica prossima contro il Catania. Per Padalino, invece, una soddisfazione a metà. Ma, in fondo, passando davanti a quella panchina rossonera, avrà sorriso anche lui.



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