Il Comune di Orta Nova ha onorato la figura di Mario Nero attraverso l’apposizione di una targa commemorativa all’interno dell’aula consiliare. Il sindaco Domenico Lasorsa, in data odierna, ha mostrato la pergamena che lo stesso Mario Nero aveva donato alla città, prima di morire. Alla presenza dell’Associazione Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità e Diritti e della Misericordia di Orta Nova è stato ricordato il gesto del super testimone di giustizia che, con le sue deposizioni, ha permesso di intentare il primo grande processo contro la mafia foggiana. Mario Nero era originario di Orta Nova e, dopo la sua prematura dipartita avvenuta lo scorso 13 gennaio, l’amministrazione locale e le associazioni hanno voluto ricordarlo per fargli sentire l’abbraccio della sua città, la stessa che in molte occasioni lo aveva rifiutato.

Non a caso la targa è stata apposta in un luogo che aveva lasciato soltanto ricordi negativi nel cuore di Mario. Nella stessa aula “Saverio Zampini” – così come lui stesso raccontava – furono più volte respinte le sue richieste di aiuto, nel corso della sua odissea personale. Infatti, dopo aver testimoniato in occasione dell’omicidio dell’imprenditore foggiano Giovanni Panunzio, fu costretto a cambiare diverse identità e abitazioni, per motivi di sicurezza. Toccante è stato il ricordo di Lino Panunzio, figlio di Giovanni, presente anch’egli in aula consiliare. Lino ha ricordato la prima chiamata ricevuta da Mario Nero, la chiamata con la quale lo stesso si mostrava disponibile a raccontare cosa vide quella sera del 6 novembre del 1992.

Da quel momento in poi la vita di Mario – come lui stesso ricordava – è stata una battaglia contro lo Stato, per le sue privazioni e per tutto l’iter giudiziario al quale è stato sottoposto. Anche per questo il ricordo di Mario deve essere consegnato ai posteri. “Mi piace parlare al presente di Mario” – spiega Giovanna Belluna Panunzio, vicepresidente dell’associazione Panunzio e nuora dell’imprenditore foggiano assassinato nel 1992. “E’ sempre stato vicino all’attività della nostra associazione e senza il suo gesto di coraggio, non si sarebbe aperto uno dei più grandi processi di mafia per la città di Foggia e lo stesso omicidio di Giovanni Panunzio non avrebbe avuto giustizia. Lo ricordiamo con affetto, ma non come un eroe. Mario era una persona per bene, che ha fatto la cosa giusta al momento giusto. Il suo gesto dovrebbe ispirare le nuove generazioni e i nostri concittadini che ancora sono sotto lo scacco della criminalità”.

Al termine della cerimonia il sindaco Lasorsa ha annunciato che anche il bene confiscato di Orta Nova sarà intitolato alla memoria di Mario Nero. “Mancano alcuni adempimenti tecnici e poi sarà consegnato all’associazione che ne curerà la destinazione d’uso” – afferma il primo cittadino. Anche la salma di Mario potrebbe tornare ad Orta Nova, così come era in suo volere. Tornare nella sua città natale, per riprendersi quella pace che gli è stata tolta, soltanto per aver scelto di non voltarsi dall’altra parte.

Ecco il testo della pergamena scritta da Mario Nero e apposta in aula consiliare: “Arrendersi e soccombere o lottare per la libertà. Nella lotta alla mafia egoismo, indifferenza, silenzio e individualismo, non pagano. Il singolo dipende da tutti e tutti dipendono dal singolo. Impegno di istituzioni e società civile nulla possono se non cambia il singolo individuo. Se la mafia è un cancro, e sicuramente lo è, la vera metastasi da estirpare è la malacultura della gente comune. La paura è nella natura umana ma se si vuole riconquistare piena dignità e libertà la paura va esorcizzata. Per questo la madre di tutte le battaglie deve essere mirata verso un radicale cambiamento di mentalità della gente comune. Lo si potrà fare solo seminando nelle scuole e tra i giovani. Che poi sono il vero motore di ogni società civile nonché le radici del futuro. Il traguardo lo si raggiungerà solo lavorando tutti uniti… superando cinismo, egoismo e, oserei dire, la sempre più diffusa asocialità. Solo così si potrà rendere possibile l’impossibile. Si può (anche) accettare di fallire un obiettivo, ma non è accettabile la rinuncia a provarci. Se il passato non lo possiamo cambiare, tutti insieme possiamo migliorare il futuro. Qualora lo vogliate, potete fare la storia! Ai poteri. Mario Nero”.



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