Diffondiamo integralmente la nota della Misericordia di Orta Nova, in merito al momento difficile che sta attraversando la città dopo i fatti di cronaca che sono avvenuti negli ultimi giorni.

Dopo i tragici fatti che hanno scosso la nostra città nelle ultime ore ci troviamo ancora una volta a chiederci: “Perché è accaduto? Chi è il colpevole?”. In realtà, da persone che quotidianamente si occupano di “sociale”, sappiamo che la vera domanda che tutti dovremmo porci è “cosa abbiamo/ho fatto per evitare che tutto ciò potesse accadere?”. L’invito di Monsignor Luigi Renna a farci un esame di coscienza come comunità è quanto mai calzante alla nostra idea sul momento storico che la nostra città sta attraversando.

Noi crediamo che quello che ancora una volta è accaduto non debba mai più succedere, soprattutto in una città che negli ultimi anni è stata già teatro di altre tragedie così gravi. Ogni cittadino dovrebbe essere una sentinella attiva. Oggi tutti disponiamo degli strumenti dei social network che ci permettono di capire immediatamente cosa non va nella nostra città. Ma il più delle volte ci giriamo dall’altra parte, anzi molto spesso deridiamo le persone che palesano difficoltà. Come Misericordia spesso ci sentiamo sempre più soli a dover operare per fronteggiare il disagio sociale di questa città.

Lungi da noi fare strumentalizzazioni, ma al netto di questo riteniamo che i servizi sociali debbano essere concepiti in maniera diversa, perché sono sempre più numerose le persone che transitano dalla nostra segreteria semplicemente con la necessità di trovare una voce amica, di essere ascoltati. In virtù di questo lanciamo una proposta: crediamo che vada predisposto un nuovo centro per le attività di prevenzione e ascolto (mettiamo a disposizione anche la nostra sede, se serve) che possa essere un luogo dove affidare in mani sicure le debolezze, un luogo dove dare un senso al tutto, magari anche facendo attività di volontariato. Un luogo come argine allo smarrimento.

Per fare ciò bisognerebbe dare una spinta sull’acceleratore in quel marasma di carte bollate che è la “burocrazia”. Ad esempio da quasi due anni chiediamo di poter costruire la “Casa della Divina Provvidenza” ma troviamo sempre delle forme di ostacolo. Riteniamo che in questo periodo così complesso, snellire e velocizzare la macchina burocratica siano priorità per poter “aggredire” il disagio e colmare le tante lacune. Il prezzo da pagare per tutte le attese, non sono soltanto lungaggini e rinvii. Sono vite umane. Per questo da ora in poi saremo ancora più vigili e denunceremo il non rispetto delle norme sulla Legge della Trasparenza Amministrativa n.241 del 1990, cioè in parole povere entro i termini stabiliti dopo una nostra proposta devono gli enti pubblici darci delle risposte perentorie. Perché tutto quello che purtroppo succede sempre più spesso, non accada mai più.

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Misericordia Orta Nova



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