Ciao lettore, prima di tutto c’è qualcosa che devi sapere nel caso tu venga qui ad Orta Nova da un altro paese straniero, come me. Se vieni da un posto dove si cena alle sette e mezzo, devo darti un piccolo consiglio: se qualcuno ti invita a cena qui, fai sicuramente uno spuntino al pomeriggio, se sei invitato a pranzo, invece, ti consiglio di non fare nemmeno colazione.

Sono Sümeyye, vengo dalla Turchia in qualità di volontaria dell’Associazione Beyond Borders. Forse hai già visto qualche nostro articolo che scriviamo insieme all’altra mia amica volontaria, scriviamo queste colonne per provare a raccontare “Orta Nova” dal nostro punto di vista. A tal proposito volevo raccontare alcune cose deliziose relative alle abitudini culinarie di questa città. Vorrei raccontare la storia dei 6 chili che ho messo su durante i miei sette mesi qui ad Orta Nova. Questo perché mi sono fatta incastrare tra l’essere un’appassionata di nuovi sapori (visto che sono una cittadina di un paese del sud) e l’essere un po’ diabetica.

Parliamo subito della “braciòla”. Tutto è iniziato con quel pasto: ho sentito il pericolo sin dal primo assaggio. Devo proprio dire che se sei appassionato di nuovi sapori, non potrai più smettere di mangiarla. Da quando ho conosciuto questo piatto, indispensabile per mamme e nonne ortesi,  ho notato che veniva messo sulla nostra tavola tutte le domeniche. Ricordo di aver fatto strani rumori mentre mangiavo e la mia coinquilina mi guardava. Più tardi ho iniziato a capire perché qui la gente fa la siesta, tra le braccia accoglienti del sonno. Non non esiste il concetto di siesta o di sonno pomeridiano nel mio paese, qui lo si fa perché il pranzo è sempre abbondante.

Questa “braciola” è solo una di queste note liete. Non dimentico tutti i pranzi, soprattutto quelli a cui sono stata invitata, e la focaccia calda che ho comprato nei panifici che tengo d’occhio in alcuni giorni perché aprono anche di sera. E’ un punto molto importante: se qualcosa deve essere cucinato quel giorno, sarà comprato e mangiato fresco.  Tuttavia, non pensare che quelle verdure fresche vengano mangiate da sole. Di sicuro le mangerai con la pasta. Pasta con lenticchie, pasta con cime di rapa, pasta con tutto… Se davvero pensi a come gli orari della cena o del pranzo possano fare una tale differenza nella mia vita, vorrei ricordarti che vengo da un paese in cui la colazione dura ore, saltiamo il pranzo con qualche spuntino o pasticcino e la nostra cena finisce alle 8 in punto.

E ancora un momento indimenticabile per me: quando sono stata invitata a pranzo dal nostro padrone di casa e ho mangiato tutte le calorie di cui avevo bisogno per tutto il giorno, in un solo pasto. E la cosa strana è che non capisci nemmeno quanto mangi. Perché qui, ogni giorno, si cucina una pianta diversa. Ho detto “pianta”, non hai sentito male. Questa è un’altra battuta che abbiamo creato con la mia coinquilina, “Mangiano anche questo?” Ci diciamo, ma quando ho mangiato la cicoria, ho chiesto: “Dove si raccoglie questa verdura?” Lo stesso vale per i cosiddetti marasciuoli (un’altra erba, era una delle prelibatezze che trovavo in giro e non me ne accorgevo). Insomma, sono arrivata a questi giorni dicendo che non salto più le verdure. È arrivato il giorno in cui stavo dicendo ai miei amici buongustai come il “pasta&patate” potesse essere così semplice e delizioso, e a volte mi sono ritrovato a cercare di non addormentarmi dopo un pranzo abbondante.

Avrò più giorni come questi, lo so. Per ora ho appena scoperto questa pianta chiamata “marasciuoli“, grazie a Brigida e Maria, compagne di lavoro presso la mensa cittadina. Grazie a loro ho imparato a cucinare il carciofo in cinque modi diversi, così mi sono vista costretta a mettermi a dieta o almeno a seguire un programma detox. Se mi viene offerto il pranzo, non faccio colazione perché non puoi dire a nessuna mamma che sei pieno, se ho un certo programma per la cena, mangio sicuramente qualcosa intorno alle 6. Perché è intorno alle 8 e mezza o alle 9 che finisce il lavoro e la festa della cena inizia a quest’ora. Anche se faccio piccoli calcoli da sola e cerco di non tenermi lontana dalle tavole ospitali, ho già perso 1 kg. Non abbastanza, ma soddisfacente. Penso che gli articoli più voraci di questa rubrica saranno pubblicati da me, vedremo. Nel frattempo buona domenica!

Sümeyye Süngü



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