Ancora un attentato all’azienda di Carapelle OP Natura Dauna. Un rogo di origini dolose si è sviluppato nella serata di ieri all’interno dello stabilimento di Via Ordona, dove la famiglia Sgarro si occupa di trasformazione di prodotti agricoli. Ad andare in fumo oltre tremila cassoni per il trasporto di prodotti agricoli, del valore complessivo di €200.000.

E’ già il secondo episodio nel giro di pochi giorni. Soltanto giovedì scorso un ordigno era stato fatto esplodere nei pressi del gabbiotto di ingresso, provocando danni alla struttura di guardiania. Ma è ormai una lunga scia di episodi di intimidazione quella verificatasi ai danni della medesima azienda carapellese. Quello più grave è avvenuto lo scorso aprile, quando andarono a fuoco oltre quattromila cassoni nel piazzale dello stabilimento.

Sull’ultimo episodio hanno preso posizione anche le Parrocchie di Carapelle: “Esprimiamo rabbia e sgomento per il vergognoso attentato” – si legge su Facebook. “Basta con la violenza! Sì alla giustizia e alla legalità! Costruiamo insieme pace e fraternità. Carapelle non può rimanere indifferente di fronte al susseguirsi di atti intimidatori e criminali che deturpano il volto della nostra città e avvelenano il territorio”.

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