Gipi, nome d’arte di Gianni Pacinotti, è uno dei fumettisti italiani più innovativi e conosciuti degli ultimi anni. Il suo tratto essenziale dei segni ma profondo è ormai riconosciuto e apprezzato anche all’estero, dove è stato premiato in varie occasioni. “La mia vita disegnata male” è un viaggio nella storia e nella mente dell’autore che, con sincerità disarmante, fa entrare il lettore nella sua intimità, tra viaggi nella psiche e problemi di salute. Ne esce un’autobiografia davvero speciale, fatta di episodi chiave, paure, angosce, del perdersi nelle sostanze, del riprendersi per un pelo e del vivere l’amore. La narrazione grafica passa dal bianco e nero ai colori, da tavole piene di riflessioni ad altre in cui il bianco del foglio e i pochi segni dell’autore interrogano il lettore nel profondo. Un libro che è un uragano, un fumetto per spiriti coraggiosi. Travolgente.


Se fosse cibo:
Un superalcolico, una vodka, bevuta velocemente, che brucia nello scendere e risale con quel calore forte che fa venire il mal di testa e disorienta. Proprio come questo libro.

Racchiuso in una frase:
Mi chiudono nella cella d’isolamento. E’ la stanza più piccola che abbia mai visto. Un decimo. Diciamo un decimo delle dimensioni del corridoio dei miei. Quello dei quadri con i cavalli. Sto morendo di paura. Scopro la solitudine, quella fisica. Quella vera. Da qualche parte, nelle altre celle, ci sono Dorelli e Metadonius,  ma non posso vederli. Ed è vietato parlare, non li sento parlare. Ed è vietato fischiare, quindi non li sento neppure fischiare. Eppure la fiammella, quello “sfrush” motivo e spinta per ogni azione e sopportazione, lo sento bene. Sta lì. Nascosto. Quasi soffocato, ma sta lì. (p. 114)

Edizione Utilizzata:
GIPI, L.M.V.D.M. – La mia vita disegnata male, Coconino Press, Roma 2015

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile, sia in versione cartacea che elettronica, sui siti delle maggiori librerie online italiane (mondadoristore.itunilibro.itibs.it).

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