Sta facendo discutere a Stornara la rimozione di due palme di proprietà privata che, secondo quanto si apprende, non erano neanche colpite da patologie fitosanitarie. La proprietaria delle piante ha chiesto spiegazioni all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rocco Calamita, dopo l’intervento di una ditta incaricata che ha rimosso i due arbusti. Attualmente non si saprebbe neanche dove siano finite le due palme rimosse. Nella zona dove è stata eseguita questa eradicazione dovrebbe nascere una nuova area denominata “piazza Rap”, in onore del genere musicale tanto in voga negli eventi della cittadina dei Reali Siti

“Nessuna risposta concreta ad oggi m’è stata data” – afferma la proprietaria delle piante, “nè dalla ditta che sta operando in quell’area e tantomeno dall’Ente comunale che ha commissionato i lavori. Le uniche note confuse sono quelle di un esponente della ditta che ha sostenuto, timidamente in qualche commento, che quelle palme erano abusive in quell’area, creavano barriere architettoniche, procuravano danni al gestore del locale e ne era stata autorizzata l’eradicazione. Nulla di più falso”.

Dalle informazioni diffuse dalla stessa proprietaria delle piante si apprende che l’attuale gestore del locale prospiciente alle stesse avesse richiesto soltanto lo spostamento di un cavo di corrente. Inoltre, circa 4 mesi fa, la cittadina stornarese proprietaria delle piante sarebbe stata convocata a Palazzo di Città per parlare del futuro delle palme, in vista dei lavori di manutenzione che avrebbero interessato, da lì a breve, l’intera zona. “In un colloquio verbale con il primo cittadino – afferma la proprietaria delle piante – mi era stato garantito che nulla sarebbe mai stato tolto dalla mia proprietà, in primis le mie due palme. Nessuno ha mai parlato di piante pericolanti, tantomeno è stato richiesto nelle ultime settimane di eradicarle definitivamente, infatti nessuna autorizzazione è stata rilasciata da parte di qualsiasi componente della mia famiglia, tantomeno dal gestore del locale”.

“In virtù di ciò – conclude – invitiamo i responsabili a comunicarci dove siano state portate, rimettendole subito a nostra disposizione considerando che, dalla foto che c’è stata condivisa da un passante durante l’eradicazione, è chiaro che l’obiettivo non è stato di certo quello di abbatterle definitivamente essendo anche in perfetta salute. Quelle palme sono state cresciute dalla mia famiglia con amore, e non meritavano questa fine”.



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